Garibaldi pioniere dell'Ecosocialismo

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Garibaldi, pioniere dell'Ecosocialismo (clickare sull'immagine)

venerdì 25 marzo 2022

UNA IPOCRISIA DI MASSA

 


                                                    di Carlo Felici


Sulla vicenda ucraina stiamo assistendo ad una progressiva omologazione indotta dai media e ogni voce fuori da coro è destinata ad essere tacitata, non ovviamente con una esplicita censura, perché dobbiamo ancora apparire come una democrazia, ma allontanando o facendo sparire le voci dissonanti. Caso emblematico è quello del prof. Orsini il quale non ha detto cose tanto diverse dal Papa, sulla questione armi agli ucraini.

Egli, in buona sostanza, ritiene che sia controproducente dare armi agli ucraini perché ciò non porterebbe ad una fine del conflitto, ma ad una sua progressiva accelerazione e a un durata maggiore a tutto danno del popolo ucraino. Ma chi lo contesta afferma che il popolo ucraino ha tutto il diritto di difendersi e non va abbandonato o lasciato solo in questa sua lotta contro l'invasore ed oppressore. Apparentemente è più facile dare ragione ai detrattori che ai sostenitori di Orsini, ma osserviamo qual è la situazione sul campo. Non c'è un vinto né un vincitore e, continuando così le cose, gli unici vincitori rischiano di essere la morte e la distruzione oltre che l'esodo di donne e bambini separati a forza da uomini che sono costretti anche con la forza a combattere, perché in Ucraina non è stata abolita solo la pace, ma anche il pacifismo, realizzando un inferno sulla Terra che non ha eguali per la sua perfezione, dato che nemmeno in Libia o in Siria si è vietato agli uomini di emigrare. Eppure a noi è stato vietato di dare armi ai libici o ai siriani.

Putin se la prende comoda, anche perché il costo di questa guerra per lui è destinato ad essere altissimo, ma stavolta non combatte per una remota provincia dell'impero, di cui vorrebbe rinnovare i fasti in una lotta demenziale trasformata in scontro di civiltà, combatte per il cuore stesso di quello che lui crede debba essere l'impero, e tutta la sua propaganda demoniaca è volta a far credere ai russi che quella in corso è una sorta di “guerra santa”, che va combattuta fino alla morte non solo dei singoli soldati, ma persino di interi popoli, perché se l'alternativa è l'estinzione della civiltà, allora anche l'uso della bomba atomica diventa lecito. Quindi è disposto a mettere in campo tutte le sue risorse, militari, logistiche, economiche, propagandistiche e atomiche pur di vincerla.

Dall'altra parte cosa abbiamo? Paesi europei che agiscono come un pugile suonato e sferzato a reagire dalla frusta degli USA e della GB, il paese più avverso all'Europa, che si stringono disperatamente intorno alla NATO come ultimo rifugio all'olocausto nucleare che li investirebbe in pieno e che subiscono le conseguenze delle sanzioni economiche esattamente se non più della Russia, infine che non possono fare a meno in tempi brevi di finanziarla con miliardi di euro ora trasformati in rubli, ogni giorno per pagare il suo gas, di cui, almeno in tempi brevi, non possono fare a meno. Cornuti dalla guerra e mazziati dalle sanzioni

Per cui strombazzano ai quattro venti l'armiamoli e scongiurano sempre alla rosa dei venti di guerra, il non partire, con l'aggravante che chi dissente da questo “verbo” è un traditore, putiniano, filonazista e chi più ne ha più ne metta..in modo che tutti siano portati a sostenere gli interessi delle multinazionali che producono e vendono armi. Nella società dell'iperconsumismo e dell'usa e getta elevato all'ennesima potenza, non vi è vuoto a perdere più efficace e rapido delle armi

Si usano e si gettano in continuazione, e altrettanto rapidamente se ne producono altre destinate alla stessa sorte e allo stesso profitto, solo che con esse si usano e gettano miseramente anche povere vite umane.

Da che mondo è mondo cosa c'è di meglio che usare la propaganda patriottica per incrementare guerre e guadagni, ovviamente mettendo a tacere chi dissente?

Una propaganda che è destinata a trascinare tutti e tutto in un gorgo nefasto, ricordiamo anche i socialisti della Seconda Internazionale si allinearono su posizioni guerrafondaie, con una eccezione però che allora fu l'Italia, e teniamo a mente altresì che colui che coalizzò intorno a sé l'interventismo italiano, tra i socialisti, ben presto dopo la guerra realizzò il regime più liberticida e guerrafondaio che l'Italia abbia mai avuto

E ora, tra i socialisti rimasti in Italia si vorrebbe tacciare di arrendismo, doppiopesismo, benaltrismo, chi vuole far tacere le armi e ritiene l'incremento della spesa militare una vergogna?

Noi possiamo spendere mille miliardi per incrementare la spesa militare ma se, puta caso, venissero usate armi atomiche, sarebbero solo stati buttati al vento.

Si replica che è la resistenza che tiene in piedi le trattative, ma francamente, non si capisce dove tali trattative vogliano andare a parare. Anzi, non si capisce nemmeno se si sta trattando sul serio

Perché comprendere i motivi dello stallo è molte semplice: Putin vuole per sé la Crimea e le repubbliche russofone dichiaratesi indipendenti, soprattutto per garantirsi uno sbocco sul Mar Nero che poi vuol dire sbocco sul Mediterraneo, e la neutralità della Ucraina. Zelensky vuole a tutti i costi garantire all'Ucraina l'integrità territoriale che vuol dire non cedere ai russi nulla, nemmeno la Crimea, tagliandoli fuori dal Mediterraneo.

E si badi, dall'inizio del conflitto, quello che è sceso a più miti consigli è stato Zelensky che, rispetto alle posizioni iniziali, ha rinunciato a far parte della NATO, non Putin. Allora a chi giova il protrarsi della guerra? Non certo al martoriato popolo ucraino, non certo alle famiglie separate a forza perché gli uomini, volenti o nolenti (e almeno in Spagna e in Italia non si era costretti a combattere ma lo si faceva da volontari) sono arruolati a forza in un esercito in cui solo le componenti addestrate fanno la differenza, il resto serve solo per garantire la legge marziale.

Sarà quindi il caso di dire l'indicibile e soprattutto una verità indigesta a chi combatte soltanto seduto comodamente davanti ad un PC.

Questa guerra non sarà breve e logorerà tutta l'Europa e non potrà essere vinta nemmeno con armi atomiche perché in un conflitto nucleare non ci sono né vincitori né vinti, ma solo la desolazione e la devastazione planetaria che arriverà, si badi, però prima in Europa, e solo poi nel resto del mondo che potrebbe anche fermarsi vedendo la culla della civiltà occidentale, in cui noi ci illudiamo di avere costruito un bel paradiso in terra, svaporare in un inferno senza redenzione e decidere così di farle un bel funerale.

Queste sono le vere questioni che abbiamo di fronte. L'alternativa non è la Russia o l'Ucraina ma l'Europa o la sua estinzione e la cosa che fa più rabbia è che la Russia che fa parte dell'Europa non voglia rendersene conto, sostenendo un progetto euroasiatico tanto magniloquente quanto privo di consistenza, mentre è deprimente che l'Europa perennemente allineata e coperta, dietro USA e GB, paesi politicamente antieuropei da sempre, non ne sia affatto consapevole.

Di fronte a tutto ciò, il più “benatraltrista”, il più “arrendista”, il più “doppiopesista” e forse persino il più europeista appare il Papa, solo che l'ipocrita di massa non ha il coraggio di dirglielo in faccia.

Perché quando il Papa dice senza mezzi termini: "È una pazzia, io mi sono vergognato".. La "vera risposta non sono altre armi, altre sanzioni, altre alleanze politico-militari, ma un'altra impostazione. Parlo di un modo diverso di governare il mondo, non facendo vedere i denti.” Ebbene l'eroe dell' “armiamoli e non partiamo”, con il sedere ben piantato davanti al suo PC, forse si vergogna o comunque si dovrebbe vergognare molto più di lui. Dio ci scampi dunque dall’essere più papisti che socialisti, anche quando certa misera ipocrita propaganda ci spingerebbe ad esserlo.

Carlo Felici

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