Garibaldi pioniere dell'Ecosocialismo

Garibaldi pioniere dell'Ecosocialismo
Garibaldi, pioniere dell'Ecosocialismo (clickare sull'immagine)

venerdì 28 febbraio 2014

CHE COSA SI INTENDE PER TERRORISMO?

       

                             

                                                    di Leonardo Boff



Le manifestazioni pacifiche dei mesi di giugno-luglio 2013 e altre di quest'anno 2014  sono concordi  nel mostrare anche il comportamento dei Black Blocks, che, mascherati, giocavano a chi più spacca meglio è, attaccando i poliziotti fino al peggiore finale: la morte del cineoperatore Santiago Andrade. Così è stato risuscitato il problema del terrorismo.

E' arrischiato etichettare subito come terrorismo gli atti di violenza consumati. Questi han fatto irruzione in seno a gruppi insoddisfatti di certe alleanze del PT con politici altamente screditati o come risposta alla violenza della Polizia. Può darsi che sia presente un tocco ideologico a indicare opposizione radicale al sistema macroeconomico liberale, entro il quale è situato il Brasile. Assaltano i suoi simboli come le Banche, stimando a torto di poter, danneggiando la facciata, arrivare al cuore del sistema, che cambia  non in forza di una “violenza simbolica”, ma attraverso un processo storico-sociale, della durata  incalcolabile. Tali gruppi arrivano pieni di delusioni e  amarezze. Sfogano il loro  stato d'animo attraverso azioni distruttive. 

E' possibile qualificare tali azioni come espressione di terrorismo? Penso che non sarebbe corretto. Il terrorismo ha dietro di sé un radicalismo escludente, sia esso di natura religiosa o politica. Porta i militanti a sacrificare la loro vita per i loro obiettivi. Paradigmatico è stato il terrorismo islamico, che ha portato all'attentato dell'11 settembre 2001, contro gli Stati Uniti. A partire da allora si è istallata la paura in tutto il paese. E la paura produce fantasmi  che destabilizzano le persone e l'ordine vigente. Così, per esempio, un arabo, a Nuova York, chiede informazioni a un poliziotto e questi lo mette in manette, credendo trattarsi di un terrorista. Poi verificano che si tratta di un semplice cittadino innocente. 

martedì 25 febbraio 2014

Per il congresso della CGIL

Care compagne e compagni,
la credibilità, l'efficacia e la coesione sociale di un Paese si misurano da come in esso certe regole si applicano e si rispettano da parte di tutti, e non da come, per i comodi di alcuni, le regole si cambiano senza consenso generale.
Noi abbiamo tuttora una Costituzione tra le più avanzate al mondo e vorrebbero farci credere che è ormai vecchia e farraginosa.
Una Costituzione che è costata lacrime e sangue, e che ha garantito al nostro Paese per quasi 70 anni pace e democrazia, oggi dovrebbe essere cambiata, non tramite una Assemblea Costituente eletta con sistema scrupolosamente proporzionale, ma mediante un accordo tra due capi di partito, uno dei quali risulta condannato in primo grado per danno erariale, ed un altro in via definitiva per frode fiscale.
In ogni altro Paese libero questo avrebbe suscitato non solo uno sdegno ma anche una mobilitazione generale. Qui invece continuiamo ad assistere al teatrino di politici e di leaders che si avvicendano, facendo tante promesse ma senza avere un sostanziale consenso popolare.
Il popolo italiano è stato brutalizzato da venti anni di berlusconismo che hanno determinato una tragica mutazione antropologica, quella che ha portato i lavoratori a svendersi e persino a prostituirsi invece che a lottare strenuamente per difendere ed incrementare i loro diritti collettivi.

domenica 23 febbraio 2014

La carezza essenziale che riscatta la nostra umanità

           



                                          
                                              di Leonardo Boff 

La carezza costituisce una delle espressioni supreme della tenerezza. Ne abbiamo parlato nell'articolo precedente.
Perché diciamo carezza essenziale? Perché vogliamo distinguerla dalla carezza come puro moto psicologico, in funzione di un volersi bene fugace e senza storia. La carezza-emozione non abbraccia tutta la persona. La carezza è essenziale quando si trasforma in una attitudine, in un modo-di-essere che qualifica la persona nella sua totalità, nella psiche, nel pensiero, nella volontà, nella interiorità, nelle relazioni.
L'organo della carezza è, fondamentalmente, la mano: la mano che tocca, la mano che consola, la mano che stabilisce relazioni, la mano che culla, la mano che porta serenità. Ma la mano è più che una mano. E' l'intera persona che attraverso la mano e nella mano rivela un modo-di-essere affettuoso. La carezza tocca l'essere umano nel profondo, là dove è situato il Centro della persona. Affinché la carezza sia veramente essenziale dobbiamo coltivare l'io profondo, quella ricerca del più intimo e vero in noi e non soltanto l'ego superficiale della coscienza sempre piena di preoccupazioni.
La carezza che emerge dal Centro offre integrazione e fiducia. Da lì il significato di accarezzamento. Nell'atto di accarezzare un bambino, la madre gli comunica l'esperienza più orientatrice che esista: la fiducia fondamentale nella bontà della vita; la fiducia che, in fondo, nonostante le numerose distorsioni, tutto ha senso; la fiducia che è la pace, e non un incubo, la realtà più vera; la fiducia di essere accolti nel grande Utero.

lunedì 17 febbraio 2014

Tenerezza: la linfa dell'amore

 
                                    Leonardo Boff
                                       filosofo-teologo
 
Misteriosi sono i sentieri che vanno dal cuore di un uomo in direzione del cuore di una donna e dal cuore di una donna in direzione del cuore di un uomo. Altrettanto misteriose sono le tempeste del cuore di due uomini e, rispettivamente, di due donne che si incontrino e dichiarino il loro mutuo affetti. Da questo andare e venire nasce l'innamoramento, l'amore e alla fine il matrimonio o unione stabile. Siccome abbiamo a che vedere con le libertà, i partner si trovano inevitabilmente esposti a eventi imponderabili.
 
L'esistenza stessa mai è fissata una volta per tutte. Vive in permanente dialogare con  l'ambiente. Questo scambio non lascia nessuno fuori gioco. Ognuno vive come un bambino esposto. Fedeltà reciproche sono messe alla prova. Nel matrimonio, passata la passione, inizia la vita quotidiana con la sua grigia routine, ci sono malintesi nella convivenza a due, erompono passioni vulcaniche per il fascino di un'altra persona. Non raramente l'estasi è seguita da delusione. Ci sono ritorni, perdoni, rinnovo di promesse e riconciliazioni. E così ci sono sempre ferite di troppo, che, anche se cicatrizzate, stanno lì a ricordare che un giorno erano sanguinanti.
 
L'amore è una fiamma viva che arde ma può arrivare anche a tremolare e coprirsi di cenere, fino a spegnersi. Non è che le persone nutrano odio l'una per l'altra. Rimangono indifferenti le une alle altre. E' la morte dell'amore. Il verso 11 del Cantico Spirituale del mistico San Giovanni della Croce, canzoni di amore tra l'anima e Dio, esprime una fine osservazione: “La malattia dell'amore non si cura senza la presenza e la figura”. Non basta l'amore platonico, virtuale o a distanza. L'amore esige presenza. Vuole la figura concreta che non è più pelle a pelle ma faccia a faccia, mentre il cuore di uno sente i palpiti del cuore dell'altro.
 

giovedì 13 febbraio 2014

La radice ultima della crisi ecologica: la rottura del re-ligamento universale.




                                          di Leonardo Boff 


Molte sono le cause che hanno condotto all’ attuale crisi ecologica. Ma dobbiamo arrivare all’ultima: la rottura permanente del re-ligamento basico che l’essere umano ha introdotto, alimentato e perpetuato con il resto dell’universo e con il suo creatore.

        Tocchiamo qui una dimensione profondamente misteriosa e tragica della storia umana e universale. La  tradizione giudeo-cristiana chiama questa frustrazione fondamentale “peccato del mondo”  e la teologia, sulla scia di S. Agostino, che è l’inventore di questa espressione, “peccato originale” oppure “caduta originale”. L’originale non ha niente a che vedere con le origini storiche di questo anti-fenomeno e quindi con il passato, ma con quello che è fontale nell’essere umano , con quello che tocca il suo fondamento e senso radicale di essere, quindi, all’ “adesso” della sua condizione umana.

Inoltre “peccato” non può essere ridotto a mera dimensione morale o ad un atto sbagliato dell’essere umano, con sguardo onnicomprensivo e quindi con un sovvertimento di tutte le relazioni entro cui sta inserito. Si tratta di una dimensione ontologica che concerne l’essere umano inteso come raccordo di relazioni. E’ questo raccordo distorto e viziato che 
danneggia qualsiasi tipo di relazione.

venerdì 7 febbraio 2014

I Salmi. Anatomia dell'anima umana

      
                          
 
                                 di Leonardo Boff
 
I salmi costituiscono una delle forme di preghiera più alte che l'umanità abbia mai prodotto. Milioni e milioni di persone, ebrei, cristiani, religiosi di ogni tradizione, tutti i giorni recitano o cantano i salmi, specialmente  religiosi, religiose e sacerdoti che recitano il cosiddetto «Ufficio delle ore» giornaliero.
Non sappiamo esattamente chi siano stati gli autori di queste orazioni, dato che essi hanno raccolto preghiere che circolavano in mezzo al popolo. Molte sono sicuramente di Davide (sec 10º  a.C.). È considerato il Salmista per antonomasia. Era stato pastore, guerriero, profeta, poeta, musicista, e  profondamente religioso. Conquistò il monte Sion dentro Gerusalemme e là, intorno all'Arca dell'Alleanza, organizzò il culto e introdusse i Salmi.
Quando si dice «salmo di Davide» il più delle volte significa "composto sullo stile di Davide".
I salmi sono apparsi nell'arco di quasi 1000 anni in luoghi di culto e recitati dal popolo fino all'epoca dei Maccabei, ch ne fecero una raccolta (II sec a.C.). Il Salterio,  è un microcosmo storico simile a una cattedrale del medioevo in costruzione per secoli: per generazioni e generazioni mani di uomini che assimilavano cambiamenti di stile architettonico delle varie epoche. Così ci sono salmi che rivelano differenti concezioni di Dio, proprie di una determinata epoca, come quelle, a noi estranee che esprimono desideri di vendetta e il giudizio implacabile di Dio.
I salmi testimoniano la profonda convinzione che Dio, anche se abita in una luce inaccessibile, sta in mezzo a noi, abita in una specie di tenda (shekinah). Possiamo arrivare a lui con suppliche, lamentazioni, sentimenti di lode e ringraziamento. Lui è sempre pronto ad ascoltarci.

domenica 2 febbraio 2014

ESTOTE PARATI





Viviamo in una condizione di emergenza democratica e nazionale (a dimostrarlo è il fatto che il nostro ormai è il Paese più corrotto d'Europa) , e in circostanze di questo tipo sovente i popoli, specialmente quando a rischio è la loro libertà e il loro benessere, non solo si mobilitano, ma si rischia che si armino pure.
Purtroppo la storia italiana è infarcita di sanguinose guerre civili, dai tempi di Mario e Silla, di Cesare e Pompeo, di Antonio e Ottaviano, dei guelfi e ghibellini, delle guerre tra signorie e principati, fino a quelle risorgimentali e all'ultima guerra di liberazione che fu anche guerra civile.
Dio quindi ci scampi dall'uscire da una crisi che, per la sua perdurante rovinosità, si sta presentando sempre di più, non solo come crisi economica, ma anche come crisi sociale, morale, politica e soprattutto identitaria, con l'ennesimo bagno di sangue. Esso infatti non potrebbe che portare ad una ulteriore e rovinosa scissione del nostro tessuto nazionale che tanto ne è costato nel passato, ed altrettanto se non di più ci costerebbe per ricostruirlo.
Dalla caduta del muro di Berlino e di quella della cosiddetta prima Repubblica, in più di venti anni, gli attacchi alla Costituzione, alla integrità e unità della Patria e della sovranità nazionale, si sono moltiplicati. Già nel 1993 certe dichiarazioni di pentiti di mafia rivelavano che “il disegno della mafia di formare al Sud movimenti falsamente antagonisti alla Lega era in realtà collegato ad un unico progetto criminale di comune interesse, teso a scardinare le stesse fondamenta dello Stato e dell'unità nazionale.