Garibaldi pioniere dell'Ecosocialismo

Garibaldi pioniere dell'Ecosocialismo
Garibaldi, pioniere dell'Ecosocialismo (clickare sull'immagine)

venerdì 30 maggio 2014

L'essere umano: la parte cosciente e intelligente della Terra

 
 
 
Leonardo Boff, ecoteologo e scrittore
 
L'essere umano cosciente non deve essere considerato a parte dal processo dell'evoluzione. Questo rappresenta un momento specialissimo della complessità delle energie, delle informazioni e della materia della Madre Terra. I Cosmologi ci dicono che una volta raggiunto un certo livello di connessioni al punto da creare una specie di vibrazioni all'unisono, la Terra fa irrompere la coscienza e, con questa, l’intelligenza, la sensibilità e l'amore.
L'essere umano è quella porzione della Madre Terra che, in un momento avanzato della sua evoluzione, ha cominciato a sentire, a pensare, ad amare, ad aver cura devozione e rispetto. È nato, così, l'essere più complesso che noi conosciamo: l'homo sapiens sapiens. Per ciò, secondo il mito antico della cura, da humus (terra feconda) derivò l'homo/uomo e da Adamah (terra fertile, in ebraico) ha avuto origine Adam - Adamo (figlio/figlia della terra).
In altre parole, noi non stiamo fuori né sopra la Terra viva. Siamo parte di lei, insieme agli altri esseri da lei generati. Non possiamo vivere senza la Terra, sebbene lei possa continuare la sua traiettoria senza di noi. A causa della coscienza e dell'intelligenza siamo esseri con una caratteristica speciale: a noi fu affidata la guardia e la cura della Casa Comune. Meglio ancora: a noi tocca vivere e continuamente rifare il contratto naturale tra Terra e Umanità, visto che la sostenibilità dipende interamente dalla sua osservanza.

lunedì 26 maggio 2014

Mutatis..in mutande

Le recenti elezioni europee hanno in Italia un vincitore netto, che non è il PD ma l'astensionismo, dato che rispetto alle precedenti si è perso un buon 20% degli elettori che votavano in questa competizione elettorale, a dimostrare innanzitutto la sfiducia crescente del popolo italiano nella UE.
Poi ne hanno, tra coloro che hanno votato, uno epocale: il PD che ha rinverdito, con lo stesso ruolo che aveva allora, mutatis mutandis, il ruolo della DC nel 1948.
Stesso ruolo, stessa vittoria schiacciante, e probabilmente, con le dovute differenze di epoca, per la stessa motivazione.
Allora la DC assicurava la rinascita dell'Italia nell'alveo dell'atlantismo segnato dal piano Marshall, oggi il PD cerca di assumere il ruolo di tutore dell'Italia nei confronti dei mercati, per fare in modo che il “manganello-spread” non picchi troppo forte.
Il PCI, allora, per definizione e ruolo, non poteva vincere, pena il mancato arrivo degli investimenti americani, e per gli equilibri di Yalta, Grillo oggi non può vincere perché, altrimenti, lo spread tornerebbe a darci mazzate tali da farci stramazzare.
Ergo, eravamo un paese a sovranità limitata allora, e lo siamo a sovranità limitatissima oggi che non controlliamo nemmeno più la nostra moneta corrente. Da noi il "mutatis mutandis" si traduce con: "mutiamo sempre più in mutande.."
Grillo oggi, come allora il PCI, ha spaventato una massa notevole di elettori, e Renzi, come la DC, di allora, ha “capitalizzato” la paura, assumendo un ruolo rassicurante e di garanzia che gli ha portato molti voti in più del previsto, soprattutto da un centrodestra in crisi endemica.

sabato 24 maggio 2014

Quanto di barbarie esiste ancora dentro di noi?

 
 
 
Leonardo Boff, teologo e scrittore
Sempre sono esistite perversioni nell'umanità, ma oggi con la proliferazione dei mezzi di comunicazione, alcune riescono a bucare il videoe suscitano particolare indignazione. Il caso più clamoroso, agl'inizi di maggio del 2014, è stato il linciaggio dell'innocente Fabiane Maria de Jesus, a Guaruja nel litorale paulista. Confusa con una rapitrice di bambini per mezzo delle arti della magia nera, è stata letteralmente fatta a pezzi e linciata da una turba di indignati.
Questo fatto costituisce una sfida alla comprensione, dato che viviamo in società cosiddetta civile e dentro ad essa succedono pratiche che rimandano ai tempi della barbarie, quando ancora non c'era contratto sociale né regole collettive per garantire una convivenza minimamente umana. C'è una tradizione teorica che ha tentato di chiarire un tale fatto.
Nel 1895 Gustave Le Bon scriveva , forse per primo, un libro sulla «Psicologia delle masse». La sua tesi è che una moltitudine dominata dall'inconscio, può avere un'«anima collettiva» e passa a praticare atti perversi che, l' «Anima individuale», normalmente mai praticherebbe.
Il nordanericano H.L. Melcken ancora nel 1918 scriveva "La turba" uno studio equilibratosul fatto e mostra l'identificazione del gruppo con un leader violento o con una ideologia di esclusione che ottiene in quel momento un corpo proprio e, senza controllo, lascia irrompere quanto di barbaro ancora si annida nell'essere umano.

sabato 3 maggio 2014

La bellezza salverà il mondo": Dostoevskij ci dice come.





                                         Leonardo Boff, filosofo e scrittore 



L'abbiamo imparato dai greci - e questa intuizione ha attraversato i secoli - che ogni essere, per differente che sia, possiede tre caratteristiche trascendentali (cioè sempre presenti; mentre situazione, spazio e tempo sono irrilevanti): ogni essere è unum, verum et bonum, voglio dire che gode di una unità interna che lo mantiene nell'esistenza; che è vero, perché si mostra così come di fatto è; buono, perché svolge bene il suo compito insieme agli altri aiutandoli a esistere e a coesistere.
  
Sono stati i maestri francescani medievali, come Alessandro di Hales e specialmente San Bonaventura che, prolungando una tradizione venuta da Dionigi Areopagita e da Sant’Agostino, hanno aggiunto all’essere un’altra caratteristica trascendentale: pulchrum, cioè  bello. Basandosi sicuramente sull’esperienza personale di San Francesco che era un poeta e un esteta di eccezionale livello, che “nel bello delle creature vedeva il Bellissimo,” hanno arricchito la nostra comprensione dell’essere con la dimensione della bellezza.  

Tutti gli esseri, anche quelli che ci sembrano schifosi, se li osserviamo con affetto, nei  particolari e nell’insieme, presentano, ognuno a modo suo, una bellezza singolare se non proprio nella forma, certo nel modo come in loro tutto è articolato con equilibrio e armonia sorprendenti.  

giovedì 1 maggio 2014

Lettera a Renzi: "Dal capitale al valore umano"



Caro Renzi,
 sono un professore, quello che hai detto che vorresti diventare tu se non facessi il Presidente del Consiglio, e lo sono da quando tu frequentavi le scuole medie.
Bene, se tu avessi scritto in un tema: "capitale umano" ti avrei dato quattro, perché l'espressione "capitale umano" è un ossimoro, una contraddizione in termini. Non si può avere la possibilità di commisurare due entità incommensurabili. Il capitale è infatti ciò che tende ad accrescersi all'infinito e si basa, per questo, sulla dismisura. L' "umano" invece è ciò che, per sua natura, ha un limite e si fonda, per questo, sull'equilibro, quello che i greci chiamavano "mètron".