Garibaldi pioniere dell'Ecosocialismo

Garibaldi pioniere dell'Ecosocialismo
Garibaldi, pioniere dell'Ecosocialismo (clickare sull'immagine)

mercoledì 3 agosto 2016

Rivoluzioni silenziose: la convivialità


Leonardo Boff

 Con la caduta del muro di Berlino nel 1989 e la caduta simile del socialismo reale, (indipendentemente dai suoi gravi errori interni), il capitalismo ha finito per occupare tutti gli spazi nella economia e nella politica. Con l'avvento al potere di Margaret Thatcher in Gran Bretagna e Ronald Reagan negli Stati Uniti, la logica capitalista ha preso libero corso: piena liberalizzazione dei mercati con l’abolizione di tutti i controlli, minimizzazione della presenza dello Stato, avvio delle privatizzazioni e libera concorrenza senza limiti.
La cosiddetta "globalizzazione felice" non era così felice. Il premio Nobel dell’economia Joseph Stiglitz poteva scrivere nel 2011: "Solo l'1% dei più ricchi gestisce l'economia e l'intero pianeta in funzione dei loro interessi" (“Of the 1%, by the 1%, for the 1%” cioè “Dell’1%, dall’1%, per l’1%” in Vanity Fair, maggio 2011 ). A causa di questo, uno dei più grandi miliardari, lo speculatore Warren Buffet, si vantava: "Sì, esiste la lotta di classe, ma la mia classe, il ricco, sta conducendo la lotta e stiamo vincendo" (intervista CNN 2005).
Solo che tutti quei ricchi non hanno mai messo nei loro calcoli il fattore ecologico, i limiti di beni e servizi naturali, considerati come fattori trascurabili. Questo è vero anche nei dibattiti economici nel nostro paese, in ritardo su questo tema, con eccezione di pochi, come L. Dowbor.