Garibaldi pioniere dell'Ecosocialismo

Garibaldi pioniere dell'Ecosocialismo
Garibaldi, pioniere dell'Ecosocialismo (clickare sull'immagine)

lunedì 26 febbraio 2024

LA DEMOCRATURA IN ARRIVO

 


Si era detto quando questo governo si insediò, di non avere pregiudizi e di valutarlo per quel che avrebbe messo in opera.

Ebbene, mi pare che abbiamo già visto abbastanza, sul piano internazionale un mero appiattimento su posizioni filo ucraine e filo israeliane, fino a siglare una alleanza militare per circa dieci anni che vuol dire che se la NATO non dovesse volere gli ucraini, noi siamo pronti e in prima fila a sostenerli, nessuno sforzo diplomatico ma, come vuole Zelensky, avanti fino alla vittoria per una guerra che ormai dura da più di due anni, ha ridotto l'Ucraina in macerie con centinaia di migliaia di vittime e che i russi possono portare avanti anche per 20 anni, dato che perdere questa guerra per loro significherebbe con ogni probabilità il caos e la disgregazione interna, seguita da una guerra civile come tra bianchi e rossi nel periodo post rivoluzionario.

Come diceva anche Berlusconi prima di andarsene, questa guerra avvantaggerà solo la Cina e in effetti è dimostrato che le cose stanno esattamente così, la Cina cresce in potenza in maniera inversamente proporzionale a quanto l'Europa decresce economicamente e strategicamente nello scacchiere globale.

Per gli USA le guerre sono sempre state una questione di affari, uscirono definitivamente dalla crisi del '29 con la seconda guerra mondiale, hanno perso le guerre in Vietnam e in Afghanistan perché non c' era molto da ricavare, dopo che per lunghi anni l'industria militare e delle commesse logistiche era stata adeguatamente rimpinguata; hanno vinto la guerra in Iraq per il controllo delle risorse energetiche petrolifere, lì, in effetti ci sono affari da tutelare ancor oggi. Per gli americani “war is a job”, un lavoro dei più sporchi, ma finché frutta, bisogna farlo a tutti i costi

E questa ennesima guerra europea, nel continente più afflitto dalle guerre intestine dai tempi degli antichi romani, sta fruttando loro l'entrata di due altri paesi nella NATO che accoglieranno basi militari americane, la divaricazione definitiva tra Russia ed Europa, più che ai tempi della guerra fredda, con un azzeramento dei traffici commerciali tra paesi europei e Russia, che sta già portando lo Stato locomotiva di Europa in recessione. Ed è davvero sorprendente come la Germania di fronte a tutto ciò assomigli ad un pugile suonato che non sa risollevarsi dal tappeto.

I protagonisti di queste guerre in corso: Zelensky, Putin e aggiungiamo Netanyhau indaffarato a portare a termine la sua “guerra totale” contro Hamas e i palestinesi, senza fare distinzioni e pare anche senza prigionieri (perché poi dovrebbe restituirli in cambio di ostaggi), sono accomunati da un unico fattore: hanno bisogno della guerra per restare al potere, altrimenti i loro popoli li travolgerebbero, per cui ognuno di loro è indaffarato non solo a portare avanti il conflitto al fronte, ma pure a combattere in modo spietato ogni oppositore interno, eliminandolo.

Di fronte a tutto ciò in Italia vige ormai il Minculpop, perché le tre reti RAI sono state occupate da un unica parte politica, ogni oppositore di questo governo, infatti, è stato costretto a migrare altrove, e le notizie, a parte i gossip sempre più frequenti nei telegiornali per distrarre il popolo, sono sempre più uniformate ad un unica posizione e pensiero.

E' evidente che l'unico modo di manifestare l'opposizione, in queste condizioni, resta la piazza, e la notizia che il Presidente della Repubblica sia dovuto intervenire per sottolineare come  manganellare gli studenti minorenni che protestano sia un “fallimento”, dovrebbe allarmarci tutti parecchio.

La storia non si ripete, non rivedremo la Milizia fascista per le strade, non più le camicie nere con la “cimice” sul petto, ma il manganellamento viene semplicemente demandato agli Organi di Polizia, che pur hanno un delicatissimo compito da svolgere per la tutela della sicurezza dei cittadini e che, in questa maniera, rischiano di diventare sempre più impopolari, pestando a sangue, come sta avvenendo da un po' di tempo a questa parte, soprattutto operai che occupano fabbriche per difendere il loro posto di lavoro, e studenti che si mobilitano per difendere le vittime della guerra, e in particolare quelle più numerose che sono i palestinesi.

La Costituzione, anche secondo il parere di uno dei più illustri costituzionalisti come Zagrebesky, tutela il diritto di manifestare anche senza autorizzazioni, solo quando esistono minacce concrete verso l'ordine pubblico la Polizia può intervenire.

Oggi c'è chi giustamente si commuove per dei ragazzini imbottigliati in una via senza possibilità di fuga e pestati a sangue, solo perché cercavano di uscirne o di manifestare alzando le mani, ma non dobbiamo dimenticare che le manganellate arrivano da lontano, non dobbiamo scordare le manganellate agli operai in presidio da Mondo Convenienza a Prato, ricordiamoci della polizia che ha caricato 300 lavoratori SDA, in sciopero dopo il licenziamento di 17 corrieri, risalendo anche a 10 anni fa, con il governo Renzi, ci tornano alla mente le immagini  delle centinaia di operai dell’Acciaieria di Terni (Ast) giunti a Roma per manifestare contro il piano industriale della ThyssenKrupp. Gli operai partecipavano ad un sit in indetto dalla Fiom, e che dire dei portuali, circa due anni fa a Trieste in lotta per la tutela del loro posto di lavoro, aggrediti a manganellate e con idranti, assieme ad altri numerosi episodi analoghi

Tutto ciò mentre è stato possibile che la sede della CGIL venisse devastata, senza che vi fosse alcuna opera di prevenzione o di tutela nei confronti degli aggressori.

Sono brutture che vengono quindi da lontano e non riguardano solo questo governo, però ultimamente, proprio contando sul fatto che innumerevoli erano i precedenti di una repressione in atto contro il mondo del lavoro e quello studentesco che protestano, e nulla è stato fatto di sostanziale per arginare questo fenomeno, tali episodi si sono incrudeliti, rasentando il grottesco

Un Carabiniere in servizio reagisce ad una anziana signora dicendo che il Presidente della Repubblica non lo rappresenta, la Digos identifica un signore che a teatro dice “viva l'Italia antifascista”, la stessa DIGOS scheda chi rende omaggio a Navalny, di fronte al pestaggio degli studenti di Pisa, finalmente interviene il Presidente della Repubblica ma chi è a capo del governo preferisce tacere

Il clima in Italia non è dei migliori e chi protesta oggi dovrebbe come minimo pensare a quanto sia stato inerte ieri anche di fronte a governi di diverso colore con episodi simili.

Noi non rischiamo di tornare al ventennio fascista, ma seriamente di diventare una democratura come quella ungherese, in cui una ragazza per avere reagito nei confronti di neofascisti è stata messa in catene e così mostrata anche in un aula di tribunale come monito a quelli che dovessero pensare di imitarla.

Difficile se non impossibile pensare che possa esserci un cambiamento per la caduta di questo goveno tenuto insieme da enormi interessi comuni alle forze politiche che lo compongono, e io direi anche, visti i precedenti, difficile pensarlo anche se tornassero a governare i tecnocrati che lo hanno preceduto, non meno solerti nell'uso del manganello contro studenti ed operai.

Quello che manca oggi e che ancora c'era ai primi di questo secolo francamente deprimente, è la mobilitazione di massa. Come avvenne ad esempio a difesa dell'articolo 18, a Roma nel Circo Massimo, con milioni di lavoratori e studenti coinvolti. Ma la stessa gente che allora si mobilitò e che poi ha visto azzerare l'articolo 18 non da Berlusconi ma da Renzi, come possiamo pensare che ancora una volta possa mobilitarsi e scendere in piazza chiamata a raccolta dagli stessi di allora che poi la tradirono?

Furono i socialisti a inventare la Sinistra, e oggi non ci sono più, e con essi non c'è più la sinistra incarnata da un grande partito dei lavoratori che tuteli innanzitutto il mondo del lavoro e i diritti sociali prima ancora di quelli civili, ma senza trascurare nemmeno quelli.

Se non reinventiamo qualcosa di molto simile e non siamo capaci di adoperarci perché funzioni in simultanea, nelle piazza ed in Parlamento davvero torneremo, ahimè soprattutto con il premierato, a quello che anche il primo Mussolini quando andò al potere voleva, non la dittatura ma un governo che svuoti di fatto i meccanismi istituzionali e risulti una mera autocrazia, esattamente come accade oggi in Russia, in Ucraina ed in Israele, in cui la sostanza del governare distrugge la forma della istituzione di governo

Esattamente quello che ci dicono da tutte le irregimentate tribune mediatiche che si vuole combattere ma che invece, sotto sotto, e direi anche sottosopra (stravolgendo la Costituzione), si vorrebbe realizzare.


Carlo Felici


 

 

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