Garibaldi pioniere dell'Ecosocialismo

Garibaldi pioniere dell'Ecosocialismo
Garibaldi, pioniere dell'Ecosocialismo (clickare sull'immagine)

sabato 13 dicembre 2025

AVANTI!



La lista socialista Avanti ha esordito con un notevole successo, forse anche superiore alle aspettative e comunque che va oltre i risultati che consegue il PSI di solito, e che ha ottenuto negli ultimi tempi.

E' pertanto da salutare con molto incoraggiamento e con i migliori auspici il tour nazionale che la segreteria del PSI sta promuovendo, per rendere questo progetto condivisibile in tutta Italia e farne una piattaforma di lancio per un Socialismo Italiano che non sia retaggio di un minuscolo associazionismo, oppure relegato in un micropartito il cui scopo essenziale è sopravvivere.

Il Socialismo Italiano deve avere un largo respiro, e per questo scopo, deve essere il fulcro attorno il quale ruota il cosiddetto “campo largo” della politica alternativa alle destre in Italia.

La sinistra in Italia è nata socialista, non lo dimentichiamo mai, senza i valori socialisti, non avremmo avuto uno straordinario progresso italiano in un Paese fortemente diviso e diseguale, agli inizi del Novecento, non avremmo avuto, nonostante i vari errori scissionistici, la rinascita del nostro Paese dopo il fascismo con l'Assemblea Costituente, in cui la rappresentanza socialista era maggioritaria rispetto a quella comunista, non avremmo avuto, nonostante gli errori del cosiddetto “frontismo”, le straordinarie stagioni dei governi di centrosinistra che ebbero come protagonisti illustri Nenni, Craxi e Pertini, in cui l'Italia ebbe modo di brillare nel contesto internazionale come mai le capitò prima e come purtroppo non le è capitato più dopo.

Un grande progetto politico deve necessariamente basarsi su dei valori condivisi, non può essere legato mani e piedi al carisma di un leader, quasi come se egli stesso fosse una sorta di “capitano di ventura”, destinato a fare e disfare liste, progetti ed alleanze.

I valori fondanti del Socialismo Italiano sono sempre gli stessi, anche se, a seconda delle epoche, devono essere debitamente aggiornati alle sfide degli eventi contemporanei

Come più volte sottolineato dallo stesso Pertini, questi valori sono sostanzialmente la Libertà e la Giustizia Sociale. E cioè la garanzia che chiunque possa avere le stesse opportunità di affermarsi e di avere una vita dignitosa, con un lavoro stabile, uno stipendio adeguato, una casa in cui vivere, e servizi degni di un Paese civile, a partire dalla scuola e dall'assistenza sanitaria, che dovrebbero essere gratuiti per tutti. Tutto ciò garantendo la libera iniziativa strettamente coniugata con la responsabilità sociale, che consiste in primo luogo in un sistema fiscale progressivo, in cui chi ha di più contribuisce maggiormente rispetto a chi ha di meno. 

Sullo sfondo di questi valori imprescindibili, oggi è impossibile trascurare le sfide principali della nostra epoca che chiamano l'umanità intera a scelte radicali su tre questioni precise: la pace, il rispetto per l'ambiente, e la questione migratoria

Il Socialismo contemporaneo deve essere necessariamente un valore politico che tende a dirimere le controversie internazionali tramite la diplomazia, che tiene conto dell'assoluto rispetto delle minoranze etniche. Se l'Ucraina avesse adottato il modello di autonomia che l'Italia ha adottato in Alto Adige, nei confronti delle popolazioni russofone, quasi sicuramente non sarebbe scoppiata alcuna guerra, perché ne sarebbe mancato il pretesto. Questo ovviamente vale anche per Israele e Gaza. Nella ex Jugoslavia convivevano popoli di diversa natura etnica e religiosa tenuti insieme da un sistema socialista, quando questo è venuto meno, i conflitti interetnici e i nazionalismi, foraggiati anche da appetiti esteri, sono aumentati a dismisura fino a crudeli guerre fratricide, possiamo dire lo stesso con l'Ucraina e la Russia non tenute più insieme da un sistema socialista che, se per certi versi poteva apparire totalitario, pur tuttavia garantiva livelli decenti di vita e servizi indispensabili per tutti a costi irrisori

Cosa è la libertà, diceva giustamente Sandro Pertini, il Presidente più amato dagli italiani, con il quale l'Italia raggiunse primati mondiali e non solo nel calcio? La libertà non è nulla per chi muore di fame, non ha un lavoro, o muore nel posto di lavoro, oppure è costretto a vivere per strada o dentro una automobile, la libertà non è che una parola vuota in un mondo in cui l'1% possiede una ricchezza maggiore dei singoli Stati, in un mondo in cui la schiavitù resta garantita dal debito inestinguibile di chi è condannato al sottosviluppo e all'emigrazione di massa

Cosa può essere la libertà per un giovane in Italia che, anche con una laurea con il massimo dei voti, è costretto ad emigrare per avere uno stipendio decente che gli consenta di comprarsi una casa e di mettere su famiglia?

Questione sociale, ambientale e migratoria non sono problemi distinti, ma una unica sfida alla civiltà di un Paese che possa concretamente dimostrare di non abbandonarsi alla barbarie della diseguaglianza e alla garanzia dei privilegio dei più forti contro i più deboli, trascurati a tal punto da “prescindere” da essi o da deportarli in campi di raccolta all'estero

La cosiddetta sinistra italiana si è rivelata del tutto incapace di trovare soluzioni strutturali e durature a queste sfide problematiche, ricorrendo a toppe su un vestito già alquanto logoro, come le patrimoniali una tantum che fanno solo aggiungere le emigrazioni dei patrimoni a quelle dei giovani, e incoraggiano, specialmente quando gravano su un bene primario come la casa, la svendita e la speculazione.  Solo un sistema fiscale efficiente e progressivo, solo un introito che deriva da lavori stabili e ben pagati, garantisce ad un paese le risorse necessarie per affrontare i nodi cruciali che ostacolano la sua crescita economica sociale e politica.  Buttare preziose risorse in armamenti, o in opere faraoniche e inconcludenti, trascurando la creazione di infrastrutture più utili e necessarie è l'esatto contrario di contribuire alla crescita di un Paese libero

Nella storia d'Italia abbiamo avuto personaggi con la schiena dritta, capaci anche di opporsi ad una subordinazione supina del nostro Paese ad interessi altrui, che hanno pagato anche con la vita le loro scelte rivolte alla dignità e alla libertà di un intero popolo

Per costruire una seria alternativa ci vuole dignità, forza e unità politica, bisogna cioè avere le idee chiare e mettersi al servizio di un progetto, non abbiamo bisogno di capitani di ventura in cerca di una posizione politica per costruire clientele di potere

I valori del Socialismo Italiano che hanno unito l'Italia con Garibaldi e l'hanno fatta crescere con Turati, Matteotti, Nenni, Craxi e Pertini, sono intramontabili. Da quando il Partito Socialista è scomparso dalla compagine politica istituzionale dell'Italia, da quando la sua presenza parlamentare è venuta meno, l'Italia non è cresciuta ma è regredita sempre di più verso un ruolo marginale sia in campo economico che internazionale

Sicuramente il progetto che ora si presenta di fronte alle sfide del panorama politico odierno in Italia, rimettendo in auge la parola d'ordine che è ancora la testata di un giornale socialista, anche se on line, intramontabile, è molto ambizioso e richiede molta cura ed attenzione, soprattutto capacità di dialogo e pazienza ma anche una inarrestabile perseveranza

Avanti! Dunque non per un minuscolo partito, ma per un intero paese, a partire dalla questione numero uno: la dignità dei lavoratori con stipendi adeguati e sicurezze nei posti di lavoro. A dirlo così e a guardarsi intorno, sembrerebbe pura utopia.

Ma come diceva Archimede: “datemi una leva e vi solleverò il mondo”. Ecco, Avanti deve essere quella leva, se non riuscirà a risollevare tutta la sinistra italiana in un battibaleno, almeno deve ridarci la forza di credere in quel che è giusto e condivisibile, la forza di risollevarci almeno il morale. Avanti!


Carlo Felici