Garibaldi pioniere dell'Ecosocialismo

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Garibaldi, pioniere dell'Ecosocialismo (clickare sull'immagine)

giovedì 6 novembre 2025

Z IL SEGNO DI ZOHRAN

 


New York, si sa, è uno Stato, non solo una grande megalopoli ed una città, chi governa New York amministra la parte più avanzata degli Stati Uniti, il suo cuore pulsante multietnico, multicolore e dalle infinite opportunità. Quello che con la sua Statua della Libertà è stato un faro di speranza per milioni di immigrati che hanno creato l'ossatura della superpotenza attuale statunitense

New York è anche un laboratorio di creazione artistica, con i suoi studi cinematografici e televisivi con i media che vi sono presenti, con i centri finanziari e con una miriade di piccole, medie e grandi attività economiche.

Chi ha avuto la fortuna di salire in una giornata di sole su una delle Torri Gemelle che ora purtroppo non ci sono più, ha ben vivida la memoria di come questa città pulsante di giorno e di notte sia una estensione di agglomerati abitativi a perdita d'occhio, essere su una di quelle torri era un po' come sorvolarla in elicottero, dopo esservi saliti con ascensori rapidissimi.

Lo spirito di New York è quello di un americano autentico che forma il suo destino, lo crea anche dal nulla, mettendosi alla prova nelle sterminate opportunità che vi sono, e purtroppo, se si lascia andare, rischia anche di perdersi.

Governare New York non è come governare gli altri Stati, ma è un po' come mettere una ciliegina su una torta anche quando la torta non ha lo stesso sapore della ciliegina, ma può influenzarlo a tal punto da rendere l'intera torta deliziosa come la ciliegina.

A New York oggi è avvenuta una vera rivoluzione, di quelle pacifiche, senza scontri, senza armi, senza vittime, una delle migliori rivoluzioni della storia.

Perché per sua stessa ammissione e per le sue testuali parole “è stata rovesciata una dinastia politica”, questo ha detto il neoeletto sindaco di New York Zohran Mamdani

Diciamolo subito con chiarezza, questa non è soltanto una sua vittoria, ma anche una grande vittoria della democrazia statunitense, potreste infatti immaginare che possa essere eletto a Mosca un diretto antagonista di Putin, o a Pechino un feroce oppositore di Xi Jinping? No, probabilmente sparirebbero prima che potessero anche tentare di candidarsi

Invece a New York un candidato che era dato nei sondaggi all'uno per cento, ha saputo rovesciare tutte le aspettative dei media e riportare la politica democratica dove essa è nata, in mezzo alla gente

Con un padre di origini ugandesi e una madre di origini indiane, più giovane delle stesse speranze di vittoria, Zohran ha vinto con un programma socialista, non aggiungiamo democratico, perché i socialisti veri, da sempre, sanno che il Socialismo non è il Comunismo, ma è l'autentica democrazia che coniuga sempre la libertà con la giustizia sociale, dando a ciascuno gli stessi punti di partenza per competere, senza lasciarsi corrompere.

Zhoran oltre ad essere un socialista dichiarato in un Paese che ancora confonde Socialismo con Comunismo, è anche musulmano, in un periodo in cui l'islamofobia è diventata un terreno di scontro non solo culturale, ma anche politico, ed ha dichiarato testualmente di non volersi scusare per queste due cose, gettando così un guanto di sfida ad un establishment che evidentemente è arrivato quasi a demonizzare sia il Socialismo che l'Islam per autolegittimarsi

Il suo programma è quello di “un governo municipale che aiuta tutti” e che non discrimina nessuno, né per il sesso, né per il genere, né per l'etnia, né per la religione o per le tendenze politiche. E soprattutto si afferma ascoltando la gente e senza pretese autocratiche

Praticamente gli antipodi dell'amministrazione trumpiana. La sua vittoria è stata possibile grazie alla indefessa attività di più di centomila volontari a tre milioni di porte a cui ha bussato, e a più di quattro milioni di telefonate, a dimostrare che quando la politica abbandona i palazzi e riparte dal basso può vincere alla grande. Zohran ha vinto anche grazie al voto degli ebrei di New York che sono moltissimi e che rappresentano in gran parte l'intellighenzia della città, il suo ceto intellettualmente più avanzato, e ha garantito che combatterà ogni forma di antisemitismo pur avendo sostenuto moltissimo la causa palestinese, specialmente contro le stragi a Gaza.

Zohran ha ottenuto il voto di tanti giovani come lui che hanno capito di avere dalla loro parte non un politico collateralista e sempre disposto al compromesso, ma un outsider che mette al primo posto quei servizi sociali che l'era del turbocapitalismo vuole rimuovere del tutto dalle istituzioni democratiche, rendendo così la democrazia solo un contenitore vuoto di contenuti, terreno di sfruttamento solo per una oligarchia di miliardari

Persone come lui non rappresentano soltanto una sfida al conservatorismo fine a se stesso, ma anche un modo di anticipare un futuro possibile, rendendo anche l'utopia non più un non luogo, ma solo un luogo non ancora realizzato e concretamente realizzabile

La vittoria di Zohran è la vittoria di uno Zorro senza maschera e non solitario ma con milioni di persone che invece di perdere la speranza abbandonandosi per strada hanno creduto e seguito la sua Z. Saprà il Partito Democratico non solo americano ma anche in altre parti del mondo, e persino in Italia, apprendere questa lezione socialista, dopo avere tentato di rimuovere il socialismo persino dalla storia? Saprà imboccare la via di un autentico rinnovamento e di una opera che concretamente non sia il cerchiobottismo in cui si controbilanciano spinte radicali e progressiste con altre moderate e conservatrici senza poi concretamente cambiare nulla? Questo è il dilemma fondamentale per rinnovare un intero Paese, e riconquistare la credibilità.

La Virginia e il New Jersey hanno premiato due governatrici moderate, ma sono anche le prime donne a governare il loro Stato.

Per vincere in un intero Paese, bisogna sapere interpretare il desiderio di cambiamento, ma anche quello di una sicurezza che non consiste nell'isolarsi nel contesto internazionale o nell'esaltare un patriottismo senza Patria ma quello in una Patria in cui tutti i cittadini abbiano, come sosteneva Mazzini, una cultura ed una educazione adeguate, un buon lavoro come opportunità per tutti e per avere una famiglia, in cui nessuno sia condannato a vivere per strada, e infine un voto che sia davvero un mandato popolare e non quello dei capi dei partiti con liste bloccate.

Ancora una volta la democrazia americana ha dimostrato la sua vitalità ed autenticità, dando un esempio al mondo...compresi noi italiani.

Attendiamo anche noi, che non abbiamo mai abbandonato i valori socialisti, il segno di uno Zhora,n un outsider che con la sua spada sfidi la politica dell'insider a tutti costi, del compromesso e di un campo largo che assomiglia a quello dei miracoli, ma che poi si inaridisce nelle tornate elettorali

Il segno di Zorro e quello di Zohran resta quello del coraggio, del non temere l'uno per cento. Perché i veri miracoli politici si ottengono col sostegno popolare, sempre.

Ditelo alzando il volume!


Carlo Felici