Garibaldi pioniere dell'Ecosocialismo

Garibaldi pioniere dell'Ecosocialismo
Garibaldi, pioniere dell'Ecosocialismo (clickare sull'immagine)

giovedì 25 settembre 2025

PALESTINA, UNA TRAGEDIA GLOBALE

 



La situazione in Palestina sta assumendo la fisionomia di una tragedia senza fine sia sul piano morale che materiale. L'Olocausto del popolo palestinese, la pulizia etnica di quel territorio che si spinge fino al genocidio di un popolo di persone inermi e del tutto indifese, per di più malate ed affamate, non sembra possa essere arrestato, e la comunità internazionale sta rivelando per questo del tutto la sua immonda e immorale impotenza

La soluzione della convivenza di due Stati, sebbene raccolga la maggioranza dei consensi sul piano internazionale, appare sempre di più una utopia, sia perché il governo israeliano non la vuole sia perché non si sa come possa essere attuata

Se infatti il governo israeliano ribadisce che non consentirà mai l'affermazione di uno Stato destinato ad essere governato da Hamas, d'altra parte la comunità internazionale non mostra alcuna possibilità di realizzare concretamente un governo che dia necessarie garanzie di sicurezza ad Israele, e che possa fare a meno di Hamas

Per più di una dozzina di anni è stata messa in atto una fragile convivenza, interrotta da attentati terroristici e fatta cessare definitivamente dall'attacco alla popolazione israeliana il 7 ottobre del 2023.

Come abbiamo già ribadito in precedenza, Hamas e Netanyhau sono speculari rivelandosi di fatto come “i migliori nemici” in quanto l'uno incoraggia l'altro nel restare al potere. Netanyhau ha bisogno di Hamas per restare al potere così come Hamas ha bisogno di Netanyhau per far presa sulla popolazione palestinese ormai ridotta allo stremo, e condannata ad essere calpestata in ogni suo diritto.

Se molti Paesi ormai riconoscono la necessità che i palestinesi abbiano il loro Stato, nessuno è in grado di sostenete come esso possa restare in piedi ed offrire al contempo le necessarie garanzie di sicurezza ad Israele

C'è un fondo di verità nella posizione del governo italiano nel dover riconoscere lo Stato palestinese solo se gli ostaggi verranno liberati e Hamas non avrà il governo di quei territori. Ma in pratica questa posizione è come quella di un gatto che si morde la coda. Chi infatti potrà garantire in uno stato permanente di guerra e di massacro di massa le azioni necessarie per la liberazione degli ostaggi e l'emarginazione di Hamas?

E' del tutto evidente che se Hamas ha il sostegno dell'Iran, Israele ha quello dell'amministrazione americana, e questo conflitto si aggiunge agli altri in corso, configurando su vasta scala quella che Papa Francesco definiva una “terza guerra mondiale a pezzi”, acuita dall'impotenza dell'ONU, nata proprio per prevenire ed evitare la globalizzazione delle guerre.

Se l'elezione di Trump aveva suscitato qualche speranza e se lui stesso aveva dichiarato in uno dei suoi primi discorsi di voler chiudere i conflitti e di non volerli iniziare, la sua azione successiva si sta rivelando del tutto inefficace e deludente, sia perché Putin sembra non filarselo per niente anzi addirittura pare considerarlo suo complice, in un pietoso gioco delle parti in cui i civili ucraini continuano a farne drammaticamente le spese, con un permanente stillicidio di morti anche di civili inermi, sia perché in Palestina Trump si è rivelato di fatto come il migliore alleato di Netanyhau.

Lo stesso Charlie Kirk che era stato uno dei suoi maggiori promotori nella recente campagna elettorale, ultimamente aveva criticato il suo operato sia per quanto riguarda l'attacco all'Iran sia per la sua impotenza nel genocidio in atto in Palestina.

Le proteste per questa immane tragedia ormai dilagano in tutto il mondo, dai campus americani alle piazza europee e probabilmente se su tale questione fosse avvenuta una saldatura tra sinistra americana e conservatori, in particolare tra i giovani, sarebbero stati guai molto grossi per una amministrazione USA che sembra del tutto appiattita sulla politica criminale di Netanyhau. La morte di Kirk a tal proposito, ci appare alquanto sospetta.

La cosa infatti più raccapricciante è la repressione di tutti i movimenti che sostengono l'indipendenza e la liberazione della Palestina dall'invasione israeliana che sembra voglia annichilirla a tutti i costi. Ormai basta solo esporre una bandiera palestinese per essere identificati dalla polizia, ovunque in Occidente questa fobia sta prendendo piede trasformando di fatto le democrazie in regimi, e minando la loro credibilità nel condannare i regimi altrui, specialmente in Russia, Cina e Iran.

Netanyhau è stato dichiarato come Putin un criminale di guerra, dalla Corte Penale Internazionale, un atto che, ricordiamolo bene, è vincolante per ben 124 Paesi esclusi Israele e Usa, ma inclusa l'Italia.

Purtroppo l'incongruenza delle azioni penali è del tutto palese, condanniamo Putin e la Russia a sanzioni crescenti, ma non facciamo lo stesso con Israele, eppure entrambi gli Stati hanno invaso territori a loro estranei e sovrani nella loro integrità.

Solo la Spagna a conduzione socialista ha saputo alzare la voce nel merito, reagendo sia alle maggiori spese militari imposte dall'amministrazione americana sia bloccando le merci militari destinate ad Israele

Chi è complice di un criminale di guerra, è a sua volta un criminale, questo è affermato in tutte le legislazioni moderne, però pare che questo principio in campo internazionale non venga applicato se non con molto arbitrio.

Se sul piano internazionale l'arbitrio diventa dilagante, allora la guerra esplode su scala globale come è già accaduto in passato, e il costo per uscirne, più passa il tempo, per l'incremento di armi micidiale, più è destinato ad aumentare sia in termini di rovine sia in quello di vittime, specialmente tra popolazioni inermi

Purtroppo questa è l'epoca dei “bulli al governo” che sbraitano tanto, ma poi o non concludono nulla o fanno solo un gran casino che non finisce più.

Da questo punto di vista non possiamo che elogiare il governo cinese, che ha saputo far tesoro della sua millenaria saggezza confuciana, non promuove guerre sta pazientemente a guardare, e si fa alla grande gli affari propri che per questo vanno benone, fino a far diventare la Cina la maggiore potenza economica mondiale.

Pare quindi che con tanti litiganti “democratici” con velleità di “democrature” (regimi democratici che reprimono il dissenso o hanno il controllo assoluto delle comunicazioni), a godere sia il tanto vituperato “comunismo” in salsa di capitalismo di Stato confuciano

Diceva Mao: “Gli imperialisti non dureranno più molto, perché stanno commettendo tutti i misfatti possibili”

Possiamo dagli torto quando vediamo ormai affermarsi nelle società occidentali un degrado morale tale, non solo da generare guerre senza fine, ma anche da rendere persino più numerosi gli omicidi in famiglia rispetto a quelli delle criminalità organizzate che controllano ormai larga parte e delle economie occidentali?

Charlie Kirk aveva intuito che la svolta è necessaria innanzitutto a livello morale che che solo facendo riferimento al tessuto connettivo cristiano dell'Occidente, e rivolgendosi in particolare ai giovani, si poteva sperare di ottenere qualche risultato, impedendo un ulteriore degrado. Sulla sua maglia portava la scritta “Freedom”, perché credeva in quella verità universale che evangelicamente ci rende liberi, l'unica che con solide basi morali, può porre fine alla miseria morale ed ai misfatti che ne seguono. Con lui hanno usato una pallottola invece che tre chiodi

Poi come sempre accade, segue la retorica e i gadget, per mettere sotto una campana quello che cristianamente andrebbe gridato da ogni tetto

Nel Vangelo di Luca, Gesù dice ai suoi discepoli: "Tutto quello che avete detto nelle tenebre, sarà udito nella luce; e quel che avete detto all'orecchio nelle stanze interne, sarà proclamato sui tetti"

In effetti bisognerebbe andare anche lì, per evitare almeno che ci si spari..

giovedì 18 settembre 2025

CHARLIE KIRK UN MARTIRE SCOMODO

 





Charlie Kirk è morto per testimoniare le sue idee, e questo fa di lui anche etimologicamente un martire, specialmente se proprio lui ha dichiarato apertamente che la sua miglior morte sarebbe stata per quello in cui credeva.

Ora non tutte le idee sono condivisibili, ma se non esortano apertamente al crimine, devono essere comunque considerate rispettabili, anche se evidentemente avremo sempre chi si schiera per sostenerne alcune e chi invece lo fa per altre.

Anche Martin Luther King morì per le sue idee, martire dunque anche lui, come qualsiasi persona che si impegna per sostenere le proprie idee fino alla morte

E non si possono fare graduatorie o mettere qualcuno al di sopra di un altro, ci si può solo schierare per sostenere l'uno o l'altro

Chi uccide qualcuno disarmato nascondendosi vigliaccamente, dimostra sempre la paura di quelle idee, la incapacità di contrastarle con la ragione e un pubblico dibattimento.

Con Socrate e Gesù è accaduto lo stesso, anche con Matteotti, ma le loro idee non sono morte con loro, quindi non moriranno nemmeno quelle di Martin Luther King e di Charlie Kirk

Ma quali erano veramente le idee di Charlie Kirk?

E' stato detto che fosse un conservatore, indubbiamente era un repubblicano, sostenitore di Donald Trump, però subito dopo la sua morte molte sue affermazioni sono state estrapolate dal contesto in cui sono nate, fino a farne un intollerante personaggio dell'ultradestra. Ma è veramente così? A chi fa comodo che sia così? Sicuramente alcune sue affermazioni si rivelano contraddittorie, ad esempio Charlie Kirk si è sempre schierato per la tutela della vita sin dal suo concepimento, quindo contro l'aborto, ma la sua tutela della vita non si estende fino all'abolizione della pena di morte.

Come possa un autentico cristiano entrare in contraddizione così palese con se stesso, lo sapeva solo lui e purtroppo non ce lo potrà spiegare anche perché nessuno gli ha mai fatto una domanda così semplice e diretta tra i suoi interlocutori.

Ora a prescindere dalle dichiarazioni a caldo di vari esponenti sia della destra che della sinistra che non esistono da tempo perché, di fatto destra e sinistra sono del tutto speculari e hanno abbandonato i cittadini da tempo su questioni cruciali come i salari, i servizi pubblici, l'assistenza sanitaria, la scuola, la tutela della sicurezza nei posti di lavoro ecc. Ebbene, nonostante un po' tutti abbiano provato a strumentalizzare questa vicenda per farne un uso propagandistico, la dinamica di tale assassinio, così come il movente, non sembra molto corrispondere a come è stato liquidato in pochi giorni, c'è sicuramente qualcosa di più oscuro per chi non si accontenta delle facili giustificazioni deui media spesso pilotati dai poteri che li finanziano.

Innanzitutto è incredibile che, dopo l'attentato a Trump non riuscito per miracolo, i servizi di sicurezza americani non abbiano adottato adeguate misure di prevenzione per episodi analoghi, lasciando i tetti del tutto senza sorveglianza come era già accaduto in precedenza

In secondo luogo, sembra abbastanza incredibile che, non solo il giovane assassino possa aver raggiunto tale zona salendo sopra un tetto del tutto inosservato in pieno giorno, ma che pure con precisione chirurgica possa essere andato a bersaglio con un colpo solo letale avendo solo 22 anni ed esperienza di caccia ma non militare.

Innanzitutto Charlie Kirk non è stato ucciso da un esponente radicalizzato della sinistra, come pareva inizialmente per le scritte trovate sui bossoli, ma da un esponente dell'ultra destra più fanatica e integralista di quanto Kirk possa sembrare

A chi giova tutto questo? Evidentemente è questa la domanda che ci dobbiamo fare sempre in queste circostanze. Kirk sicuramente era un giovane molto promettente nell'ambito della politica repubblicana, uno che riceveva notevoli finanziamenti da coloro che condividevano le sue idee e volevano contrastare quelle opposte che circolano nei campus americani.

Kirk era molto attivo e disponibile verso i giovani che lo incontravano anche se non pare avesse molto seguito, non sicuramente quanto quello che è cresciuto intorno al suo operato dopo la sua morte

Fonti vicine a Trump e a Kirk affermano che egli si fosse schierato apertamente contro potenti gruppi finanziari americani come BlackRock, per le loro azioni speculative affermando tra l'altro che: “"Bisogna impedire a Blackrock di comprare case unifamiliari per poi affittarcele. È una semplice soluzione politica, se hai asset management da 100 miliardi non devi stare nel business delle abitazioni per famiglie, punto. Questo fa gonfiare artificialmente il costo delle case in tutto il paese. lo credo che avere una casa debba essere un bene morale per tutta l'umanità." 

Gli si può dare torto?

E ancora risalta il fatto che ultimamente si era opposto alla politica di Netanyhau, rifiutando un massiccio finanziamento offerto da una organizzazione sionista per la sua organizzazione Turning Point

In particolare si era schierato apertamente contro l'ingerenza dell'amministrazione israeliana nella politica internazionale ed amministrativa di Trump, sconsigliando Trump di bombardare per conto di Israele l'Iran, e suscitando per questo una reazione rabbiosa del Presidente USA.

I ricchi e potenti alleati di Netanyhau erano allora entrati in collisione con lui, non potendolo controllare mediante i finanziamenti, gli stessi che probabilmente assicurano alla amministrazione americana, per il sostegno ad Israele

Bisogna dire che l'organizzazione di Kirk è stata finanziata fin dall'inizio da potenti gruppi sionisti israeliani, e Kirk li ha ampiamente ripagati, sostenendo apertamente Israele in una campagna islamofoba e facendo anche viaggi di propaganda in quel Paese sostenendo la necessità della difesa contro Hamas e il terrorismo

Fin qui tutto bene..però ultimamente, dopo il massiccio assalto a Gaza e il massacro anche di molte vittime innocenti, Kirk ha cambiato atteggiamento, non solo per la questione di Gaza, ma anche perché i sostenitori di Israele tra i giovani repubblicani non sono nemmeno un quarto.

Nel luglio scorso Kirk aveva persino offerto sulla sua piattaforma TPUSA per i giovani un forum dove vari esponenti della destra ed ex di Fox News hanno apertamente denunciato la politica di Netanyhau 

In seguito a ciò Kirk è stato subito fatto oggetto di critiche feroci da parte di quei potenti finanziatori che invece sostengono Netanyhau negli USA. Una volta Kirk ha persino detto a Kelly: “Ho meno capacità… di criticare il governo israeliano rispetto agli stessi israeliani. E questo è davvero, davvero strano”. 

Il 9 settembre Kirk ha detto a Shapiro: “Forse dovremmo anche porci la domanda: i media stanno presentando totalmente la verità quando si tratta di Israele? È solo una domanda!”.

Ora è evidente che sia il governo israeliano che Netanyhau stesso hanno espresso il loro cordoglio per Kirk e che tutto ciò non può evidentemente far pensare ad un coinvolgimento del Mossad nella morte di Kirk, anche se l'attivista americano ha confessato apertamente di avere avuto paura, dopo le reazioni critiche alla sua iniziativa dei potenti gruppi sionisti che operano negli USA

E tutto questo potrebbe anche essere una montatura per voler screditare il governo israeliano che oggi, in ogni caso, ha più un problema enorme con la sua opinione interna rispetto a quello che potrebbe avere con i giovani repubblicani. Un problema che ha generato in Israele ultimamente manifestazioni di massa e che sicuramente una brutale occupazione militare non risolverà definitivamente.

Noi non possiamo che riconoscere il coraggio di Kirk, la sua disponibilità a rischiare in un Paese dove gli omicidi politici sono all'ordine del giorno anche nei confronti della parte avversa alla sua. La sua maieutica disponibilità al dialogo, anche se un po' a tesi, quella sua evidentemente da cui si partiva sempre, non quella socratica che trovava sempre la verità in itinere, durante il dialogo stesso

E' del tutto evidente che se uno fa una domanda a un trans del tipo: dimmi che cosa è per te una donna...dammi una definizione della parola donna..., parte da un concetto tutto suo e non è molto disponibile a dialogare per capire insieme all'interlocutore cosa effettivamente faccia parte dell'identità femminile

Però Kirk in un confronto a due (forse è meglio questa definizione di “dialogo”) ebbe a dire anche testualmente nei confronti di un giovane repubblicano che intendeva escludere i gay dal partito gridando che "è contro Dio", e chiedendogli se Kirk fosse davvero cristiano, che Gesù Cristo era amorevole accoglieva le prostitute, che non viviamo in una teocrazia che essere cristiani vuol dire avere una mente aperta ma restare fermi nella propria fede. 

A noi non resta che aggiungere “non giudicare per non essere giudicati”, per questo non giudicheremo Charlie Kirk ma lo ricorderemo sempre come una persona che, giuste o sbagliate che fossero le sue idee, ha avuto il coraggio di battersi disarmato per esse e di pagare il prezzo della propria vita per affermarle.

Per questo, anche se la verità sul suo assassinio probabilmente è più complessa di quello che sembra,  non gli mancheremo mai di rispetto.

Carlo Felici