Garibaldi pioniere dell'Ecosocialismo

Garibaldi pioniere dell'Ecosocialismo
Garibaldi, pioniere dell'Ecosocialismo (clickare sull'immagine)

giovedì 1 maggio 2014

Lettera a Renzi: "Dal capitale al valore umano"



Caro Renzi,
 sono un professore, quello che hai detto che vorresti diventare tu se non facessi il Presidente del Consiglio, e lo sono da quando tu frequentavi le scuole medie.
Bene, se tu avessi scritto in un tema: "capitale umano" ti avrei dato quattro, perché l'espressione "capitale umano" è un ossimoro, una contraddizione in termini. Non si può avere la possibilità di commisurare due entità incommensurabili. Il capitale è infatti ciò che tende ad accrescersi all'infinito e si basa, per questo, sulla dismisura. L' "umano" invece è ciò che, per sua natura, ha un limite e si fonda, per questo, sull'equilibro, quello che i greci chiamavano "mètron".


Come vedi bene, non si può dunque costringere ciò che è di per sè "limitato" a conformarsi a ciò che "non accetta limiti"
L'essenza del capitalismo e della sua rovinosa tendenza a ridurre esseri umani a merce, per fini di profitto, è questa: il voler piegare alla logica dell'illimitatezza, ciò che, per sua natura, è limitato. E sebbene ciò che è limitato, in realtà, non sia di per sé una "limitazione", in senso assoluto.

Infatti, proprio la ricerca dell'equilibrio tra le tante "limitatezze" ci dà il "métron", ci indica ciò che, come esseri umani, ci appartiene sempre, e quello che, come mortali, non ci è mai alieno.
Dicevano gli antichi: "homo sum, humani nihil a me alienum puto": proprio perché sono un essere umano, non c'è nulla di umano che mi sia estraneo; ma il "capitale", in quanto tale, non è nulla di umano, nulla che possa essere assimilato alla natura umana, specialmente quando non accetta regole "umane" che ne limitino il corso, quando persegue la sua logica spietata ed "illimitata" di accumulazione di profitto, fino a devastare la natura, le civiltà autoctone, fino a fare le guerre "infinite", fino alla disperazione da suicidio per perdita di lavoro, fino a precarizzare e desertificare il futuro delle nuove generazioni e fino a costringere quelle anziane a svendere il frutto dei loro risparmi di una vita: la casa, perché non ce la fanno a pagare le tasse. Fino a tagliare la carne viva del tessuto sociale, con la sanità e con la scuola.

Ma tu queste cose le sai, no? Perché hai detto che non vuoi tagliare proprio la scuola e la sanità, che vuoi fare il professore, anche se sai pure che i professori in Italia sono tra quelli meno remunerati per il loro lavoro, tra quelli, in Europa, che hanno le classi più numerose, spesso nelle aule più fatiscenti. A proposito, grazie per i musei gratis, posso suggerirti, "capitale permettendo", di non far pagare il biglietto dell'autobus a noi e ai nostri alunni quando li portiamo a visitarli, usando mezzi pubblici stracolmi in cui riusciamo ad entrare a stento, in mancanza di quei pulmini scolastici che hanno tutte le scuole avanzate del mondo e d'Europa?

Così, in conclusione, scusaci tanto se, dopo 30 anni di insegnamento, noi non diventeremo mai "capitale umano", ma continueremo ad insegnare il "valore" umano, quello che nessun "plusvalore" potrà mai eguagliare, scusaci se alla barbarie della mercificazione dell'essere umano continueremo ad opporre i valori costituzionali, che sono proprio la sintesi più elevata dei "valori umani" di un popolo, la risultante della sua storia e della sua civiltà.
Scusaci se continueremo a credere che tali valori debbano e possano essere aggiornati solo dal popolo e per il popolo, e confermati con referendum popolari, non con accordi tra leaders politici, e tanto meno con chi è stato condannato in via definitiva.
Caro Renzi, io non ho voti da darti oggi, perché ormai sei grande, e forse lo diventerai ancora di più in futuro, io ho solo un voto democratico da esprimere e, stanne pur certo, lo esprimerò non per trarne profitto o "capitale", ma affinché possa corrispondere al "valore aggiunto" di una democrazia..valore "umano", si intende.
Cordiali saluti
Prof. Carlo Felici 

Lettera regolarmente inviata a rivoluzione@governo.it, se ci sarà risposta, sarà pubblicata 

Nessun commento:

Posta un commento