Garibaldi pioniere dell'Ecosocialismo

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domenica 23 dicembre 2012

NATALE: ATTUALITA' DEL PUER AETERNUS, DEL BAMBINO ETERNO



 di Leonardo Boff

Il Natale rappresenta sempre un'occasione per ritornare al cristianesimo originario. In primo luogo, esiste il messaggio di Gesù: l'esperienza di Dio come padre, con tratti di madre, l'amore incondizionato, la misericordia e l'abbandono totale a un sogno: il regno di Dio. In secondo luogo, esiste il movimento di Gesù: di quelli che senza aderire a nessuna confessione o dogma, si lasciano affascinare per la sua saga generosa e radicalmente umana e lo tengono come valore di riferimento. In terzo luogo, ci sono le teologie su Gesù, già contenute nei Vangeli, scritti 40/50 anni dopo la sua esecuzione sulla croce. Le comunità soggiacenti a ciascun evangelo, elaborarono la loro interpretazione sulla vita di Gesù, il suo comportamento, i suoi conflitti con le autorità, la sua esperienza di Dio e sul significato della sua morte e resurrezione.
Nel frattempo coprono la sua figura com tante dottrine, che diventa difficile sapere qual era il Gesù storico, vissuto tra di noi. Infine esistono le chiese, che tentano di portare avanti l'eredità di Gesù. Tra queste la Chiesa cattolica, con la rivendicazione di essere l'unica vera guardiana del suo messaggio e interprete esclusiva del suo significato. Tale pretesa rende praticamente impossibile il dialogo ecumenico e l'unità delle chiese, se non mediante la conversione. Oggi la tenenza consiste nell'affermare che nessuna chiesa può appropriarsi di Gesù. Lui appartiene all'umanità e rappresenta un dono offerto da Dio a noi in qualsiasi quadrante. Prendendo a riferimento la Chiesa Cattolica, notiamo che nella sua storia millenaria, due tendennze – tra altre minori - hanno fatto molta strada. La prima si fonda molto sulla colpa, sul peccato e sulla penitenza. Su tali realtà volteggia lo spettro dell'Inferno, del Purgatorio e della paura.
Effettivamente possiamo dire che la paura sia stata uno dei fattori fondamentale nella penetrazione del Cristianesimo, come ha dimostrato Delumeau nel suo classico Paura in Occidente (1978). Il metodo ai tempi di Carlo Magno era: o ti coverti o verrai passato a fil di spada. Leggendo i primi catechismi fatti in America Latina, come il primo di frei Pedro de Cordoba, Doctrina Christiana(1510 e 1544) si vede chiaramente questa tendenza. Si comincia com una descriziane idilliaca del cielo, una terrificante dell'Inferno, dove stanno tutti i vostri antenati, padri madri, nonni, parenti e dove andrete anche voi se non vi convertirete. Settori dell'attuale chiesa maneggiano ancora oggi le categorie della paura e dell'Inferno.
Un'altra tendenza più contemporanea e – penso – più vicina a Gesù, enfatizza la compassione e l'amore, la giustizia originale e il fine buono della creazione, intendendo che la storia della salvezza avviene dentro la storia umana e non come alternativa ad essa. Da qui appare un profilo di Cristianesimo più gioviale in dialogo con le culture e con i valori moderni.
La festa del Natale si riallaccia a questa ultima tendenza del cristianesimo. Quello che si celebra è un dio-bambino, che piagnocula tra una vacca e un asinello, che non fa paura e non giudica nessuno. E' bene che i cristiani tornino a questa figura. Archetipicamente essa rappresenta il PUER AETERNUS, l'eterno bambino, che in fondo non abbiamo mai tralasciato d'essere. Una delle migliori alunne di C.G.Jung, Marie-Louise von Franz, ha analizzato nei dettagli questo archetipo nel suo libro Puer Aeternus (Paoline, 1992) esso possiede una certa ambiguità. Se mettiamo il bambino dietro di noi, questo rilascia energie regressive di nostalgia di un mondo che è passato e che non è stato completamene superato e integrato. Continuiamo a essere infantili. Ma se mettiamo il bambino davanti a noi, allora egli suscita in noi rinnovamento di vita, innocenza, nuove possiblità di azione in direzione del futuro.
Insomma sono questi i sentimenti che vogliamo incrementare in questo Natale, in mezzo a una situazione buia della Terra e dell'umanità. Sentimenti da cui ancora avremo futuro e che possono salvarci, perchè la stella è maganima e il puer è eterno e perché lui si è incarnato in questo mondo e non permetterà che affondi del tutto. In lui si è manifestata l'umanità e la giovialità del Dio di tutti i popoli. Tutto il resto è vanità.
Leonardo Boff ha scritto O Sol da Esperança: Natal, Histórias, Poesias e Símbolos (Mar e Idéias, Rio 2007).
Traduzione: Romano Baraglia

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