Garibaldi pioniere dell'Ecosocialismo

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Garibaldi, pioniere dell'Ecosocialismo (clickare sull'immagine)

mercoledì 6 novembre 2024

Senza illusioni ha vinto Trump

 




Mi rendo conto di essere stato l'unico a supportare Trump su questo giornale, con alcuni articoli che uscirono l'estate scorsa, tra cui uno intitolato “Senza illusioni sostengo Trump” e a questo punto non credo che un articolo potesse essere titolato meglio

Gli americani hanno votato convintamente Trump evitando tutte le illusioni possibili, in special modo quella che lo voleva dipingere come un tiranno affamato di potere, come un violentatore seriale, come un avanzo di galera, un plutocrate e quant'altro.

Hanno premiato la sua determinazione, la sua volontà di non arrendersi mai anche mentre gli fischiavano le pallottole intorno, di sapersi rialzare sempre, e Trump non solo non si è dato per vinto e si è rialzato, ma questa volta ha stravinto, ha trionfato ma senza toni trionfalistici

Una delle prime cose che ha detto è stata “Io non inizio le guerre, le faccio finire” e sicuramente sarà di parola anche se ancora non sappiamo come, inoltre si può essere certi di un rilancio dell'economia e di una discesa dell'inflazione, e le borse già volano..

Un uomo che si voleva dietro le sbarre è riuscito anche alla sua età, a girare tutta l'America insegnando ai politicanti nascosti dietro ad una tastiera che la politica si fa ancora convincendo la gente, andando ad incontrarla anche se poi rischi di incontrare una pallottola o un killer nascosto nei paraggi.

E' questo che gli elettori americani hanno premiato, perché un Kennedy si è schierato con lui? Perché JFK tentò di fare lo stesso, andando dove era più in bilico e sfavorito, con una auto scoperta per essere visto dalla gente, e mentre erano appesi i manifesti per le strade, con la sua faccia e sopra scritto wanted , lui continuò a sorridere a tutti da quella auto scoperta finché fu vigliaccamente ucciso

Poteva capitare anche con Trump ma stavolta la sorte è stata più benevola o magari lo hanno protetto le preghiere dei suoi sostenitori.

I suoi detrattori non hanno fatto altro che dipingerlo come un fascistoide, ma è ben noto che i dittatori non amano stare in mezzo alla folla, se ne guardano bene, preferiscono guardarla dall'alto dei loro balconi o dalle loro auto blindate. Trump ha saputo interpretare i bisogni profondi di un americano medio che, di fronte alla crisi di credibilità di uno Stato che deve fronteggiare le sfide di un mondo multipolare, ha bisogno di ritrovare la sua identità.

E l'identità che fece vincere all'America due guerre mondiali che non era affatto scontato che si potessero vincere inizialmente, non è complicata, l'americano medio ama la sua terra, la sua famiglia e il suo lavoro, anche andando in guerra, non ci va con il fanatismo dell'eroe che deve combattere e vincere per la Patria, ma semplicemente con la dedizione al lavoro che gli tocca a fare.

Trump non a caso nel suo primo discorso ha citato tutti, perché sa che gli americani che lo hanno votato non sono l'America del Ku Klux Klan, ma sono bianchi, neri, ispanici, nativi, cristiani, musulmani, arabi, ebrei, tutti insieme afflitti da un solo problema che si chiama job. Lavoro, impegno, certezza che i soldi non vadano buttati per finanziare armi ed armamenti che sono come dei vuoti a perdere.

Trump non è di sinistra, ma nemmeno di destra, è un personaggio che sfugge alle definizioni, ma sa di poter vincere solo con i fatti, anche se spesso nei suoi discorsi va sopra le righe. Ma chi è andato più di tutti sopra le righe è stato chi ha definito lui e i suoi sostenitori spazzatura, e poi è stato giustamente spazzato via. Trump spazzò via l'ISIS, creatura sfuggita di mano ai suoi oppositori.

E' presto per capire bene cosa farà, ma si può star certi che, così come non ha assunto la veste del trionfatore, ora si appresta a concretizzare il suo programma, il famigerato MAGA Make America Great Again, a far rialzare la testa di un'aquila fin troppo umiliata dai suoi detrattori, mentre essi sono fin troppo coperti dalle sue ali, pagate dai contribuenti americani. In fondo lo slogan poteva essere abbreviato SGA. Stay Great America. Resta Grande America, che hai scoperto con la tua rivoluzione, la democrazia e il multiculturalismo prima di una Rivoluzione Francese finita nel Terrore o di una Rivoluzione Russa finita nel Gulag

Troppo comodo pensare...adesso dovremo pagare di più per proteggerci, quando non si è fatto altro che agitare un pericolo da noi stessi generato, sostenendo i regimi più velleitari e scatenando conseguentemente le guerre sulle quali lucrano solo grandi gruppi finanziari. Cosa ha fatto l'Europa per proteggere le donne afghane, per far cessare la guerra in Ucraina, per stoppare il genocidio palestinese, per isolare l'autocrate che in Israele non sente più nessuno? Forse si accorgerà presto che quello che egli considera il suo migliore alleato gli imporrà di finire il lavoro..ma non più alla sua maniera. Forse l'Iran si accorgerà presto di non poter più cospargere il Medio Oriente con i suoi droni o missili tramite i suoi servi che assediano Israele. E Putin saprà di avere un interlocutore interessato più a far finire la guerra che a vincere a tutti i costi solo per restare al potere.

E' presto per fare ipotesi, perché la partita sarà lunga e difficile, ma una cosa è certa: a giocarla non ci sarà un anziano signore che aveva ormai difficoltà a mettere un piede dietro l'altro, sebbene volesse fino all'ultimo ricandidarsi, e nemmeno la sua vice col sorriso stampato in faccia, magari per conquistare il pubblico femminile, nascondendo una smorfia di disprezzo per i suoi avversari ritenuti spazzatura, ci sarà un rispettabile signore di 78 anni che si è rialzato dopo che gli avevano sparato, continuando a lottare e a cercare il suo popolo in giro per l'America con ben più di 900 comizi e che alla fine ha vinto anche la disperazione che lo voleva perdente a tutti i costi e le paure dell'uomo nero che si temeva trivellasse pure il giardino di casa.

Da noi si dice...arrivaci, se sei capace.

Carlo Felici

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