La destra, che più destra non si può nemmeno con il riconteggio, diremmo parafrasando un vecchio slogan pubblicitario, perché i sondaggi la danno tuttora vincente anche per la debolezza di una sinistra divisa e per l'astensionismo crescente, ha da sempre fatto della sua bandiera la lotta all'immigrazione clandestina e la difesa dei confini, evocando persino “il Piave che mormorò”
Oggi, piuttosto, credo che siano a mormorare sempre di più i suoi elettori che hanno visto salire la percentuale degli immigrati clandestini, addirittura del triplo rispetto ai dati dello scorso anno quando questo governo non era ancora insediato.
Ricordiamo che la Meloni era quella che invocava il blocco navale della Marina militare lungo le coste italiane e nelle rotte dei trafficanti di esseri umani. Poi, una volta al governo, cosa ha fatto? Oltre a voler fare la prima della classe per l'invio di armi in Ucraina, ha scartato l'ipotesi di un coordinamento con la Marina Militare, l'unica dotata di strumenti tecnologici di alta precisione per l'individuazione di imbarcazioni che attraversano il Mediterraneo, a causa di mere beghe interne e semplicemente perché Salvini avrebbe ricoperto un ruolo di secondo piano assieme non soltanto al ministro dell'Interno, ma anche a quello dei Trasporti, di cui si è dovuto accontentare lui, il mitico “difensore dei confini”
Lo stesso Crosetto che ha dovuto rinunciare a tale compito che sarebbe stato perfettamente in linea con le promesse elettorali, anche se sicuramente non avrebbe bloccato nulla, ma solo assicurato una maggiore prevenzione delle sciagure in mare, oggi scarica la colpa della sua retromarcia non sugli alleati di governo, ma su una fantomatica azione “multinazionale” del reparto militare Wagner utilizzato dai russi in Ucraina, che nemmeno riesce a conquistare del tutto e da parecchio tempo Bakhmut, impantanato com'è nella sua parte orientale, e non si sa bene se perché a corto di iniziativa o di munizioni
Così, in questa difficile sua operazione militare, non avrebbe niente di meglio da fare che andare a preparare barconi da spedire o dirottare in Italia, evocando una sorta di “guerra ibrida”
Ora, il termine ibrido sembra derivi dal latino hybrĭda che vuol dire “bastardo”, cioè dato dall'incrocio di due componenti non omogenee, usato per auto che, ad esempio, funzionano ad elettricità e a benzina.
Non sappiamo quanto possa essere ibrida una formazione militare che, non riuscendo a sfondare i quartieri di una città, sia talmente potente da sfondare le resistenze marittime dell'Italia, ma sicuramente sappiamo quanto è ibrido un governo che da una parte predica il blocco navale e dall'altra non riesce nemmeno ad utilizzare la Marina Militare per il tracciamento delle rotte marittime clandestine.
E che per giunta esclama per bocca della sua premier di voler perseguire i trafficanti “per tutto l'orbe terracqueo” mancava solo che aggiungesse.. “di cielo, di terra e di mare” o “popolo italiano, corri alle sponde!”
Comunque, ironia a parte, di panzane se ne sentono molte come quella di andare a prenderli con le nostre navi e poi distribuirli nei vari Paesi europei, che sono molto meno accoglienti di noi, specialmente nel Nord Est dell'Europa, dove accolgono più facilmente i profughi ucraini perché hanno molte più affinità culturali e religiose di coloro che vengono dall'Africa o dal Medio Oriente.
Ma qui non è tanto una questione di religione, cultura, o di etnia, quanto piuttosto di squilibri sociali, economici e di guerre.
L'Europa è del tutto impotente rispetto alla risoluzione di tali questioni che ruotano attorno ad essa, procede in ordine sparso e sciovinista, vedasi per esempio la Francia che controlla le rotte migratorie in Africa molto più di altri e specialmente della fantomatica divisione (prima solo gruppo, poi compagnia poi promossa a divisione da Crosetto) Wagner.
Ma ovviamente, come faceva comodo ai tempi di Berlusconi che vedeva comunisti uscire anche dalla tazza del water, oggi fa comodo veder piovere mercenari putiniani tutte le volte che scende sabbia dal cielo.
Attendiamo quindi prove certe dai satelliti militari, o almeno da quelli metereologici di tale incombente nubifragio, se non si è capaci di prevenire il naufragio
Un sistema efficace però per scoraggiare gli sbarchi ci sarebbe: Quello di andare vicino alle coste libiche e gridare con i megafoni come vengono trattati o muoiono annegando in mare i migranti che cercano di arrivare in Italia, in quali condizioni pietose si trovano nei campi di raccolta, sotto quale forma di schiavismo vengono utilizzati per raccogliere pomodori o altro, come la prostituzione o forse anche il traffico clandestino di organi utilizza un materiale umano senza limiti e sempre più abbondante
Come l'Europa si sia specializzata nella riduzione della povertà degli esseri umani a merce per trarne il maggior profitto
Ma forse per questo non basterebbe nemmeno la Marina Militare, ci vorrebbero anche i sistemi satellitari che entrando in tutte le “case del globo terracqueo” accompagnassero tali informazioni con la colonna sonora delle Valchirie di Wagner.
Carlo Felici
Nessun commento:
Posta un commento