Di L. Boff, teologo-filosofo-scrittore.
Nutro la convinzione,
condivisa da altri analisti, che la crisi sistemica attuale ci lascerà come
eredità e sfida l'urgenza di ripensare la nostra relazione con la Terra,
affinché attraverso i modi di produzione e consumo, reinventiamo una forma di
governance globale e una convivenza che includa tutti nell'unica e identica Casa
Comune. Per questo è obbligatorio rivedere i concetti-chiave, che come una
bussola ci possano indicare il nuovo Nord. Buona parte della crisi attuale
scaturisce da premesse false.
Il primo concetto da
rivedere è quello di «sviluppo». In pratica esso viene identificato con la
crescita materiale, che si esprime attraverso il PIL. La sua dinamica è di
essere il più grande possibile, il che implica sfruttamento spietato della
natura e generazione di grandi diseguaglianze nazionali e mondiali . Occorre
abbandonare questa comprensione quantitativa e assumere quella qualitativa,
questa sì come sviluppo, ben definito da Amartya Sen (premio Nobel) come
«processo di espansione delle libertà sostanziali», vale a dire, l'ampliamento
delle opportunità di modellare la propria vita e dargli un senso che valga la
pena. La crescita è imprescindibile perché sta nella logica di qualsiasi essere
vivente, ma questo vale a partire dalle interdipendenze delle reti della vita,
che garantiscono la biodiversità. Invece di crescita/sviluppo dovremmo pensare a
una ridistribuzione di quello che è già stato accumulato.
Il secondo è il
concetto manipolato di sostenibilità che, nel sistema vigente, è
irraggiungibile. Al suo posto dovremmo introdurre la tematica, già approvata
dall'ONU dei diritti e la Terra e della natura. Se noi li rispettassimo, avremmo
garantita la sostenibilità, frutto dell’adattameto alla logica della
vita.
Il terzo concetto è
quello del medio ambiente. Questo non esiste. Quello che esiste è l'ambiente
intero nel quale tutti gli esseri convivono e si mettono in relazione. Invece
che medio ambiente faremmo meglio usare l'espressione della Carta della Terra:
comunità di vita. Tutti gli esseri viventi posseggono lo stesso codice genetico
di base, per questo tutti sono parenti tra di loro: una reale comunità vitale.
Questo modo di vedere ci porterebbe ad avere rispetto per ogni essere, dato che
hanno valore in se stessi, al di là del loro uso da parte degli
umani.
Il quarto concetto è
quello di Terra. Bisogna superare la visione povera della modernità che la vede
soltanto come realtà estesa e senza intelligenza. La scienza contemporanea ha
mostrato e questo è già stato incorporato perfino nei manuali di ecologia, che
la Terra non solo alloggia la vita su di lei ma è viva; è un super organismo,
Gaia, che articola il fisico, il chimico ed energie terrene e cosmiche per
produrre sempre vita.
Il 22 aprile 2010
l'ONU ha approvato la denominazione di Madre Terra. Questo nuovo modo di vedere,
ci porterebbe a ridefinire la nostra relazione con lei, non più di sfruttamento
ma di uso razionale e di rispetto nostra madre. Alla mamma noi non vendiamo
nulla, da lei non compriamo; la mamma, si rispetta e ama. Così con la Madre
Terra.
il quinto concetto è
quello di essere umano. Questi nella modernità è stato pensato come slegato,
fuori e sopra dalla natura, facendone il «maestro e signore» di lei (Descartes).
Oggi l'essere umano è inserito nella natura, nell'Universo, e come quella
porzione di Terra che sente, pensa, ama e venera. Questa prospettiva ci porta ad
assumere la responsabilità per il destino della Madre Terra e dei suoi figli e
figlie, se sentendoci curatori e guardiani di questo bello piccolo e minacciato
Pianeta.
Il sesto concetto è
quello di spiritualità. Questa è stata delegata alle religioni mentre è la
dimensione del profondo umano universale. La spiritualità sorge quando la
coscienza si percepisce come parte di Tutto e intuisce ogni essere e l'universo
intero sostenuti e penetrati da una forza potente e amorevole: quell'Abisso di
energia, generatore di ogni essere. È possibile captare l’asse misterioso che
lega e rilega tutte le cose, formando il cosmo e non il caos. La spiritualità ci
conferisce sentimento di venerazione per la grandezza dell'universo e ci riempie
di autostima per perché possiamo ammirare, godere e celebrare tutte le cose.
Dobbiamo ancora cambiare molto perché tutto questoi diventi un dato di coscienza
collettiva! Ma è quello che si deve fare. È quello che deve essere ha forza di
essere realizzato.
Leonardo Boff è
autore de Opzione-Terra: la soluzione per la terra non cade dal cielo,
Record 2010.
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