Il Buen Vivir rappresenta un’esperienza di grande interesse e una possibile risposta al modo di concepire il futuro del genere umano che ci arriva dall’America Latina. Il presidente della Bolivia Evo Morales, in primis, e il presidente dell’Ecuador Rafael Correa, insieme ai loro popoli ne sono i soggetti protagonisti. Qualche manciata di giorni fa Morales era in Italia per incontrare tutti i movimenti sociali, i partiti, le associazioni e le persone che sostengono e credono in questo progetto. E guarda il caso, il prossimo 28 giugno, con una coincidenza temporale fortemente sospetta, il Partito Democratico organizza a Roma un incontro per discutere se il Buen Vivir, cioè il progetto di Morales e Correa, sia una vera alternativa o più semplicemente propaganda politica. Il titolo dal seminario? “Buen Vivir: nuovo paradigma di sviluppo o retorica politica?”. Questo fatto lascia intravedere, anche a un poco attento esperto di cose latinoamericane come me, che il PD dopo Cuba ha nel mirino anche l’esperienza e il messaggio politico dei popoli indigeni di Bolivia e Ecuador.
Al PD adesso non basta più sostenere la
cosiddetta “dissidenza” cubana a libro paga della CIA (come le patetiche
“Damas en blanco” , controfigure di infimo gusto delle gloriose Madri
de Plaza de Majo argentine), o attaccare, in modo ideologico, il
Venezuela di Chavez adesso fa un ulteriore insidioso passo in avanti
cercando di accreditare, attraverso un seminario di un paio di orette,
che il Buen Vivir non è altro che propaganda, proprio mentre in Bolivia
le forze reazionarie e filo statunitensi si sono messe di nuovo in
azione contro presidente Morales attraverso gli attacchi dei corpi di
polizia. Che siano tutte coincidenze?
di Mario Spinetti
Da: http://www.marx21.it/internazionale/america-latina-e-caraibi/2038-il-partito-democratico-dopo-cuba-e-venezuela-prende-di-mira-anche-la-bolivia-e-lecuador.html
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