La canzoncina “Chi ha paura del lupo cattivo?” si adatta in particolare a quanto viene scritto da molti su Elon Musk in questi giorni, soprattutto dai detrattori di Trump che imputano alle immense risorse di Musk la sua vittoria, sottovalutando completamente la scelta del popolo americano.
Ma chi è veramente Elon Musk? Un genio della creatività mediatica e tecnologica attuale, una sorta di Leonardo dei nostri giorni (considerando che anche Leonardo non disdegnava di mettersi al servizio dei potenti di allora, costruendo anche macchine da guerra)? Oppure il capo di una sorta di Spectre, che ci ricorda i primi film di 007, con lo scopo di arrivare a costruire una rete talmente potente da condizionare più o meno tutti i governi dell'Occidente?
Nell'uno e nell'altro caso mi pare che si sopravvaluti questo personaggio e non lo si inquadri nella sua giusta dimensione.
Chi ha visto Megalopolis non avrà difficoltà ad associare Elon Musk al Cesare-Catilinia del film che si erge nella sua città e nel suo tempo con la sua genialità futurista, capace di concepire l'impossibile per una sorta di utopia da realizzare in particolare per le classi dirigenti del futuro, parte di una famiglia di eletti, in base alle loro capacità intellettive e creative.
Ma Elon Musk non è nemmeno quello.
E' sempre quel ragazzino bullizzato, che ha saputo, grazie alla sua resilienza e alle sue straordinarie capacità intellettive, superare ogni difficoltà nella sua vita, facendo di ogni ostacolo una risorsa, e sapendo cogliere perfettamente i segni del suo tempo, con straordinaria rapidità ed efficacia.
La sua storia è una sequela di continui cambiamenti e di impegno per realizzare continuamente progetti innovativi, e non tanto per acquisire sempre maggiore potere. Musk ha ottenuto sempre maggiore influenza spesso perché le sue intuizioni si sono rivelate efficaci, anche se hanno prodotto enormi resistenze nell'ambito di un apparto che ha continuato a lungo a speculare su armamenti e sfruttamento di materie prime fossili.
Non è un caso che Alan Friedman, sempre compromesso con i “poteri forti” in America, lo consideri un pericolo. Ma Elon Musk è davvero un pericolo per l'umanità oppure una straordinaria opportunità?
Sappiamo bene, anche mediante le riflessioni filosofiche di Heidegger, Severino e Galimberti, che la Tecnica con la T maiuscola è la vera padrona, da tempo, del destino umano, film come Matrix hanno saputo rappresentare da anni questo fenomeno dei nostri giorni. La Tecnica è la padrona dei “rimedi” che Nietzsche già definiva da oltre un secolo “peggiori dei mali” con cui l'umanità ha cercato di esorcizzare il “thauma”, non la meraviglia, ma l'orrore arcano di dover vivere, ammalarsi e morire, da cui sono nate tutte le religioni e le filosofie, e che il Buddha aveva scoperto per primo. Quei “rimedi” spesso sono finiti in pseudo valori fittizi, vincolati ad esigenze di potere, e talmente conflittuali tra loro da produrre guerre di religione, ideologiche ed olocausti, sacrificando per primi i loro fondatori.
Ebbene Elon Musk ha capito che, se non si può addomesticare la Tecnica, si può almeno tentare di montare sulla sua groppa e cavalcarla come fa un bravo cow boy in un rodeo, senza esserne disarcionato.
Le sue creazioni, in campo mediatico e tecnologico hanno avuto sempre lo stesso fine: cercare di configurare un futuro per una umanità che, se continua a sperperare risorse e a sfruttare con intensità crescente le materie prime fossili di questo pianeta, rischia seriamente di suicidarsi. O a causa di guerre sempre più dirompenti per il controllo di tali fonti energetiche oppure per l'innalzamento della temperatura globale e per l'invadenza dei rifiuti in ogni angolo del pianeta
L'errore principale di chi critica Elon Musk è quello di inquadrarlo in categorie ammuffite: destra sinistra che persino Mazzini 175 anni fa definiva obsolete, ma sulle quali si sono costruite consorterie di potere inossidabili che solo apparentemente si contrappongono, ma in realtà sono perfettamente solidali nel voler mantenere i loro privilegi e il controllo totale della politica e dell'economia dei loro Paesi
Elon Musk ha saputo muoversi nel panorama politico del suo Paese, molto più duttile rispetto al nostro, avendo sempre chiaro il suo obiettivo il quale non è avere potere a tutti i costi, ma poter innovare senza avere intralci. Non di rado il suo ottimismo e il suo entusiasmo lo hanno reso molto poco diplomatico e apparentemente molto poco democratico, ma non si può non essere consapevoli che, per quanti soldi possa avere investito nella campagna elettorale di Trump, quelli dei suoi oppositori erano persino maggiormente cospicui, e che senza che lo stesso popolo americano fosse stato convinto delle opportunità mostrate sia da Trump che da Musk, per rimettere seriamente in moto gli USA, con gran parte dell'apparato mediatico contrapposto a lui, Trump non avrebbe mai vinto.
Musk pensa ed agisce con la velocità cibernetica, non con i tempi della diplomazia e della politica, sembra già vivere in una terra futura, non di anni, ma di secoli, che noi vediamo solo in film di fantascienza, ma che sta diventando rapidamente realtà, dove solo le persone che hanno seriamente introiettato l'esigenza di migliorarsi a beneficio del miglioramento di tutta l'umanità, possono efficacemente essere artefici dell'evoluzione di cui oggi il mondo ha bisogno
Forse è una famiglia di iniziati a tale compito? O solo un gruppo di persone che, superando gli steccati ideologici, politici, religiosi, senza lasciarsi condizionare da altro, focalizza la sua intenzione sul futuro necessario e possibile per tutti noi?
E' del tutto evidente che, procedendo con le vecchie categorie della politica, che presuppongono dialettica, confronto, scontro, lotta di classe e via dicendo, tutto ciò appare solo come un terribile processo autoritario. Ma, a pensarci bene, cosa c'è di più autoritario di una politica rivelatasi del tutto autoreferenziale, lasciando marcire le esigenze vere del popolo, servizi sociali, beni comuni, possibilità di lavoro stabili, opportunità di crescita e di innovazione?
Chiedete agli apparati di sicurezza e di polizia se sono in grado di anticipare seriamente le truffe e gli hackeraggi telematici, specialmente se viaggiano alla velocità della luce sfruttando le monete virtuali. Le economie di molti Paesi oggi sprofondano nei debiti, perché non sanno crescere mediante l'innovazione specialmente mediatica e tecnologica, e questo impaludamento rende i governi sempre più autoritari e insensibili a qualsiasi sorta di opposizione, fino a manganellare senza pietà chi protesta
Allora dove sta l'autoritarismo?
Musk ha fondato e ristrutturato varie aziende con estrema competenza, altrimenti sarebbe già fallito e sarebbe stato fatto fuori da un mercato mobilissimo ed estremamente basato sull'efficienza. Uno dei suoi progetti è stata OpenAI per rendere accessibile le AI a tutti, il suo scopo dichiarato è “contrastare le grandi aziende che possono guadagnare troppo potere attraverso il possesso di sistemi super-intelligenti dedicati agli utili, così come i governi che possono utilizzare le AI per ottenere il potere, ma anche per opprimere i cittadini” E questo vi sembra un progetto autoritario o rivoluzionario in un mondo sempre più oligarchico in cui la tecnologia viene messa sempre di più al servizio di precisi interessi economici e politici?
Acquisendo Twitter Elon Musk ha condotto una straordinaria campagna di pulizia mediatica, agendo in nome della trasparenza e della efficienza. Molti account erano stati scoperti falsi, prima dell'accordo e oltre a denunciarli Musk licenziò anche i manager e tutti i responsabili
Nel 2022 bloccò i profili di alcuni giornalisti che avevano violato la sua privacy, e la Commissione Europea considerò persino tale violazione come libertà di informazione e dei media.
Nonostante gli attacchi permanenti che egli subisce e sicuramente continuerà a subire per la sua straordinaria influenza, esattamente come altri personaggi alla stregua di Julian Assange o Pavel Durov, Musk continua ad essere nel mirino dei suoi potenti nemici, quindi non stupisce che egli abbia trovato dei potenti amici a sostenerlo.
Ma i suoi riconoscimenti parlano da soli, per quanto riguarda le sue abilità.
L'American Institute of Aeronautics and Astronautics lo ha premiato con il George M. Low Space Transportation Award, per il “contributo più rilevante nello sviluppo di sistemi di trasporto spaziale commerciale, usando innovativi approcci a basso prezzo" La Kitty Hawk Fondation lo ha definito “Living Legend in Aviation”. Ha vinto il premio Werner Von Braun della Società Spaziale Nazionale e anche il Premio Heinlein per avanzamenti nella commercializzazione spaziale La Space Foundation lo ha inserito nell'ambito degli eroi spaziali più popolari.
Non si può dubitare quindi che i suoi successi derivino da competenze estremamente rilevanti e precise, e non certamente soltanto da opportuni appoggi politici
Elon Musk ha un solo difetto, quello di pensare che tutto il mondo possa agire e pensare con la sua stessa velocità e che gli apparati istituzionali possano essere influenzati dalle sue opinioni, ma forse questo è quello che temiamo noi e non lui.
Se vuole esercitare una delicata funzione pubblica come quella che gli è stata affidata, mettendolo a capo del Dipartimento di Efficienza Governativa, deve anche imparare che un uomo con tali responsabilità deve sapere tenere a freno la lingua, perché le sue affermazioni non vengono lette mai come semplici opinioni, ma come tendenza di un apparato politico in costruzione.
Quindi una opinione sull'operato dei nostri apparati di giustizia, per quanto possa essere motivata da una palese inefficienza e da un riscontrato debordamento di settori della nostra magistratura in ambito politico, fino ad avere determinato con tangentopoli un vero e proprio terremoto globale istituzionale in Italia e senza alcun miglioramento in ambito politico, ebbene tale opinione resta comunque inopportuna. Sia perché viene facilmente strumentalizzata sia perché esula dal compito che un personaggio con tali responsabilità ha nel suo Paese e mette a serio rischio la compattezza e la efficacia della sua squadra.
Se Elon Musk vuole fare anche il politico, ebbene deve imparare molto rapidamente che le qualità di un politico efficace sono quelle di avere molta accortezza per ogni parola che dice in ogni contesto, molta diplomazia anche con i suoi più feroci avversari, molta fiducia da dare e ricevere nell'ambito della sua squadra e infine non deve mai perdere di vista il suo obiettivo con la carica che gli è stata conferita in base al consenso popolare
In una democrazia non si governa per privilegio dinastico o per una sorta di iniziazione al governo, ma solo perché il popolo conferisce un mandato, esercitando la sua sovranità nella convinzione che tale mandato venga svolto solo nell'interesse generale della volontà del popolo e che produca risultati efficaci per tutto il popolo
La più antica democrazia moderna del mondo non deve assolutamente dimenticare questo principio, assumendo piuttosto la fisionomia di un impero decadente, nemmeno per altro paragonabile a quello millenario romano, che cerca di rilanciarsi attraverso una élite di maghi delle cripto valute e della innovazione tecnologica e mediatica
Il rischio di una configurazione di un sistema ipertecnologico e di comunicazione che vada oltre i controlli dei singoli Stati in maniera globale connesso alla introduzione e diffusione generalizzata di valute virtuali private è sempre più evidente. Così come lo è il rischio dell'uso di queste cripto valute in valori di scambio del tutto estranei alle economie che sono alla base di quelle che permangono essere le realtà socioeconomiche legate agli Stati democratici e alle loro istituzioni finanziarie e monetarie connesse alle loro Banche Centrali
Per di più si rischia lo scontro diretto tra cripto valute di diversa tendenza politica emergenti anche da Stati legati ad altre alleanze socio economiche come i BRICS, oltre che fornire lo strumento occulto di acquisto di beni illeciti come armi, droghe, materiale umano (dal commercio degli organi allo sfruttamento sessuale, fino all'immigrazione clandestina) nel dark web.
Di conseguenza se davvero Musk vuole raggiungere dei chiari obiettivi di innovazione e di progresso con il mandato che un Presidente eletto dal popolo gli ha conferito, deve essere consapevole di dovere agire con estrema prudenza, diplomazia e anche assoluta trasparenza. Una sua mossa falsa infatti può mettere a serio rischio non solo una squadra nascente, ma la stessa credibilità del progetto su cui si fonda l'alternativa che la nuova Amministrazione Americana ha proposto al suo elettorato vincendo le elezioni.
Diceva Charles Reese: “La credibilità, come la verginità può essere persa solo una volta e mai più recuperata” Attento dunque a come puoi perdere la tua come politico, Elon. Perché non potrai tornare indietro.
Carlo Felici