Garibaldi pioniere dell'Ecosocialismo

Garibaldi pioniere dell'Ecosocialismo
Garibaldi, pioniere dell'Ecosocialismo (clickare sull'immagine)

lunedì 27 febbraio 2017

LA TOLLERANZA NECESSARIA E URGENTE



di Leonardo Boff

Oggi nel mondo e anche in Brasile, impera   
molta intolleranza verso qualche partito come il  
PT e nei confronti di quell’area socialista o  
comunista. Intolleranza grave, a volte criminale,  
che alcune chiese neo pentecostali diffondono e  
alimentano  contro le religioni  afro-brasiliane,  
demonizzandole  e perfino invadendo e  
danneggiando i  loro ”terreiros”, come avvenuto  
in  Bahia alcuni anni fa. C’è intolleranza che  
porta al crimine specialmente contro il gruppo   
LGBT. Vittima di intolleranza è anche papa  
Francesco, attaccato e calunniato perfino con  
manifesti affissi su muri di Roma, perché si  
mostra  misericordioso e accogliente con tutti,  
specialmente con gli emarginati, cosa che i  
conservatori non sono abituati   a vedere nelle  
rappresentazioni tradizionali di un papa. 

         Il cristianesimo delle origini, della tradizione  
di  Gesù storico -  contrariamente all’intolleranza  
della  Inquisizione e ad una visione  
esclusivamente  dottrinaria della fede – era  
estremamente tollerante. Gesù ci ha insegnato   
che dobbiamo tollerare che il loglio cresca  
insieme col grano.  Soltanto alla mietitura si fa la  
separazione.   Pietro, già scelto come Apostolo,  
seguiva costumi dei Giudei, che  non dovevano  
entrare nelle case dei pagani, non potevano  
mangiare certi cibi, che li avrebbero resi impuri.  
Ma una volta che un Ufficiale romano,  di nome  
Cornelio lo aveva invitato,  finì per fargli visita.  
Così constatò la profonda umanità dell’Ufficiale  
e le sue attenzioni verso i poveri. E concluse:  
“Dio mi ha mostrato che nessun uomo  
dev’essere considerato profano o impuro; ora  
riconosco veramente che non esiste in Dio  
nessuna discriminazione di persone, ma gli è  
gradito, in qualsiasi nazione, chi ha rispetto  
verso  Dio e pratica la giustizia (Atti, 10,28-35). 


Da questo racconto si evince che il dialogo e  
l’incontro tra persone, che cercano un  
orientamento religioso, come nel caso  
dell’Ufficiale romano, invalidano il preconcetto e  
il tabu che rendono difficile il contatto con chi è  
diverso. 

Difatti è dimostrato che Dio viene   
infallibilmente incontrato là  dove “c’è rispetto  
per il sacro e dove si pratica la giustizia”, poco  
importa la  denominazione religiosa. Inoltre  
Gesù insegna che  adorare Dio  va oltre il tempio  
perché i veri adoratori devono adorare il Padre in  
spirito e verità e questi sono coloro che il Padre  
vuole (Gv 4, 23). Esiste pertanto la religione dello  
spirito, cioè tutti quelli che vivono valori non  
certezza sul cammino che conduce a Dio.  
materiali e sono fedeli alla verità, stanno con  
Ognuno, secondo la sua cultura e tradizione vive  
a modo suo la vita spirituale e si orienta sotto la  
guida della verità. Questi merita di essere  
rispettato e positivamente tollerato. 

Mi pare  che non esista una tolleranza maggiore  
di quest’atteggiamento di Gesù, abbandonato  
nel corso della  storia dalla chiesa-potere  
istituzionalizzato (che è parte della chiesa- 
popolo di Dio)  che discriminò giudei, pagani,  
eretici e numerosi altri condannati al rogo  
dall’Inquisizione. In Brasile abbiamo il caso  
clamoroso del Padre Gabriele Malagrida (1689- 
1761) che lavorò come missionario nel nord del  
Brasile, ma per ragioni politiche fu garrotato a  
Lisbona dall’Inquisizione, e, dopo morto, “il suo  
corpo sia bruciato e ridotto in polvere e cenere,  
affinché di lui e della sua tomba non resti  
nessun ricordo”. 

Ecco un esempio di perfetta intolleranza oggi  
riesumata  dallo Stato Islamico (ISIS) che sgola  
chi non si converte all’islamismo  
fondamentalista da loro praticato. 

         Infine, cos’è  la tolleranza  tanto violata ai  
nostri giorni? 

         Ci sono due tipi fondamentali di tolleranza,  
 una passiva, l’altra attiva. 

         La tolleranza  passiva  rappresenta  
l’atteggiamento di chi accetta la coesistenza con  
l’altro, non perché lo desideri e  colga qualche  
valore  in questo, ma semplicemente perché non  
può farne a meno. 

         La tolleranza  attiva consiste  
nell’atteggiamento di chi positivamente convive  
con l’altro perché lo rispetta e riesce a vedere le  
sue ricchezze, che senza il diverso giammai  
vedrebbe. Intravede le possibilità della  
condivisione e di partnership e così’ si  
arricchisce a contatto e nella  convivenza con  
l’altro. 

         Esiste un dato innegabile: nessuno è  
uguale a un altro, tutti hanno un segno  
personalizzante. Per questo esiste la  
biodiversità, milioni di forme di vita. Lo stesso  
succede, e più profondamente, a livello umano.  
Qui le differenze mostrano la ricchezza  
dell’unica e medesima Umanità. Possiamo  
essere umani in molti modi. 

         L’essere umano deve essere tollerante   
come tutta  la realtà lo è. L’intolleranza sarà  
sempre una deviazione e una patologia e tale va  
considerata. Produce effetti distruttivi, per il  
 fatto di non accettare le differenze. 

         La tolleranza è la virtù che soggiace alla  
democrazia. La democrazia funziona se ci sono  
tolleranza  e differenze  partitiche,  ideologiche o  
altre,  riconosciute come tali. Insieme alla  
tolleranza sta la volontà di cercare convergenze  
attraverso  dibattiti e disposizione a  
compromessi che sono la forma civile e pacifica   
di ridurre conflitti e opposizioni. Questo è l’ideale  
ancora da esplorare. 

Traduzione di Romano Baraglia e Lidia Arato. 

Nessun commento:

Posta un commento