Leonardo Boff*
Quattro sono le minacce che pesano sulla nostra Casa Comune e che esigono da noi un'attenzione speciale.
La
prima è la vista della Terra impoverita e senza certezze dei tempi
moderni. Lei è stata condannata ad impietoso sfruttamento per aumentare
la ricchezza. Sotto questo aspetto ci ha procurato benefici innegabili,
ma ha portato con sé anche uno squilibrio in tutti gli ecosistemi, che
ha scatenato l'attuale crisi ecologica generalizzata. In questa
ricerca forsennata, intere popolazioni come in America Latina sono state
eliminate, devastata la foresta atlantica e, in parte, la savana.
Nel
gennaio del 2015, 18 scienziati hanno pubblicato sulla famosa rivista
Science,, uno studio sopra i limiti planetari: una guida per lo
sviluppo umano in un mondo in cambiamento. Hanno elencato 9 dati
fondamentali per la continuità della vita. Tra questi stava l'equilibrio
dei climi, il mantenimento della biodiversità, la difesa dello strato di
ozono, il controllo dell'acidificazione degli oceani, ed altri ancora. Tutti
gli item sono in stato di erosione. Ma i due più degradati, sono
classificati come limiti fondamentali: cambiamento climatico ed
estinzione delle specie. La rottura di queste due frontiere basilari può
condurre la civiltà al collasso.
Aver
cura della Terra in questo contesto, vuol dire che al paradigma della
conquista che devasta la natura dobbiamo opporre il paradigma della cura
che difende la natura. Dobbiamo certo produrre quello che ci occorre
per vivere, ma con attenzione ed entro limiti sopportabili di ogni
regione e con la ricchezza di ciascun ecosistema.
La
seconda minaccia è la macchina di morte, le armi di distruzione di
massa: armi chimiche, biologiche e nucleari. Esse sono già pronte sulle
rampe di lancio e possono distruggere tutta la vita del pianeta in 25
forme differenti. Siccome la sicurezza non è mai totale, dobbiamo fare
attenzione che non siano usate in guerra e che i meccanismi di sicurezza
siano sempre più efficaci.
A
questa minaccia dobbiamo opporre una cultura di pace, di rispetto dei
diritti della vita, della Natura e della Madre Terra, di distensione e
dialogo tra i popoli. Invece di vinci-perdi, vivere il vinci-vinci,
cercando convergenze nelle diversità. Questo significa creare equilibrio
e generare cura.
La
terza minaccia è la scarsità di acqua potabile. Di tutta l'acqua che
esiste sulla Terra solo il 3% è dolce, Il resto, salata. Di questo 3%,
il 70% viene impiegato in agricoltura, il 20% nell'industria e solo il
10% di questo 3% è destinato agli usi domestici. Volume irrisorio che
significa che più di un miliardo di persone vive con quantità
insufficienti di acqua potabile.
Aver
cura della Terra vuol dire aver cura delle foreste, perché sono la
protezione naturale di tutte le acque. Aver cura dell'acqua significa
darsi da fare perché le sorgenti siano circondate da alberi, che i fiumi
abbiano la loro vegetazione cigliare, perché sono loro che alimentano
le sorgenti. Purtroppo più di metà delle foreste umide è stata
distrutta, alterando i climi, lasciando i fiumi a secco, o diminuendo
l'acqua delle falde acquifere. La cosa migliore che possiamo fare è
sempre riforestare.
La
quarta grande minaccia è rappresentata dal progressivo riscaldamento
della Terra. Fa parte della geofisica del pianeta che conosca fasi
alterne di freddo e caldo. La realtà è che questo rito naturale è stato
alterato per l'eccesso di intervento umano su tutti i fronti della
natura e della Terra. L'anidride carbonica, il metano e altri gas del
processo industriale hanno creato una nube che circonda tutta la Terra e
mantiene il calore qui in basso. Siamo vicini ai 2 gradi Celsius. Con
questa temperatura, si può ancora amministrare i cicli della vita.
La
COP 21 di Parigi, sul finire del 2015 ha creato un consenso tra 192
nazioni che si sono impegnate a fare di tutto per non arrivare a 2C,
anzi con la tendenza all'1,5, il livello della società preindustriale.
Superato tale livello, la specie umana sarà pericolosamente minacciata.
Non
senza ragione gli scienziati hanno creato una parola nuova per
qualificare il nostro tempo: l'antropocene. Questo configurerebbe una
nuova era geologica, nella quale la grande minaccia per la vita, il vero
Satana della Terra, è proprio l'essere umano con la sua
irresponsabilità, mancanza di attenzione e cura.
Cè
chi azzarda l'ipotesi secondo cui la Madre Terra non ci vorrebbe più in
casa sua. Troverebbe un modo per eliminarci, o con un disastro
ecologico di proporzioni apocalittiche, oppure un super-batterio
potentissimo ed inattaccabile, che permetterebbe alle altre specie di
prosperare, assente la minaccia umana, e il processo di evoluzione.
Contro
il riscaldamento globale dobbiamo cercare fonti alternative di energia,
quella solare e quella eolica, visto che quella fossile, il petrolio,
motore della nostra civiltà industriale, produce la gran parte
dell'anidride carbonica. Dobbiamo vivere le vari R della Carta della
Terra:
Ridurre,
Riusare, Riciclare, Riforestare, Rispettare, Rifiutare ogni appello al
consumo. Tutto quello che possa inquinare l'aria deve essere evitato per
impedire il riscaldamento globale.
*Leonardo Boff,columnist del JB on line
Traduzione di Romano Baraglia e Lidia Arato
Nessun commento:
Posta un commento