In questo scorcio di autunno, il freddo
pungente ancora non arriva, il retaggio è quello di una stagione
umida che già dall'estate non ci ha abbandonato mai, causando
disastri come la mosca che aggredisce le olive e da cui pare non
abbiamo ancora imparato a difenderci adeguatamente, tanto che ha già massacrato circa un terzo della nostra produzione. Quando impareremo
che questione ecologica e questione sociale sono oggi indissolubili?
Purtroppo con ricorrenza ciclica anche
gli alluvioni continuano ad imperversare, specialmente nell'alto
Tirreno, la zona in cui si scontrano più facilmente e repentinamente
le correnti di aria calda africana con quelle di aria fredda del nord
d'Europa dissestando senza pietà un territorio già devastato da
decenni di incuria e condoni
Ma il clima meteorologico forse qui da
noi riflette sempre di più anche quello umano, che si sta
surriscaldando in maniera esponenziale, tanto che c'è da augurarsi
che non arrivi anche il peggio con i suoi morti.
Operai in sciopero da mesi presi a
manganellate, piazze in cui la rabbia cresce incontrollata, un
sindacato che va allo sciopero generale finalmente conscio fino in
fondo che non ci sono “governi amici” e altri che ingialliscono
miseramente inseguendo litanie di strategie alternative all'unico
elemento di vera protesta che si ha nei paesi democratici:
l'astensione dal lavoro.